Fisco: Assolombarda, stabile la pressione nel 2020 (3)

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(Adnkronos) – Ancora, se consideriamo, i nove anni della rilevazione 2012 – 2020, gli uffici hanno visto aumentare la pressione fiscale complessivamente dell’8,6%, pagando in media 615 euro in più: l’importo è, infatti, passato da 7.122 a 7.737 euro. Quasi della stessa intensità è stato l’incremento della pressione fiscale locale sui capannoni industriali pari al 8,4%: l’importo medio è passato da 36.581 a 39.671 euro. Il 2020 ha evidenziato un modestissimo scostamento medio rispetto al 2019 della tassa sui rifiuti per i capannoni (-0,4%) e una stabilità per gli uffici (0,0%).

Dal 2012 la tassazione sui rifiuti è diminuita dello 0,1% per gli uffici e del 17,3% per i capannoni industriali. Per quel che riguarda la TARI, fra le Amministrazioni dei territori di Milano, Lodi, Monza e Brianza e Pavia, nel 2020, sono stati registrati aumenti di oltre il 10% in 21 Comuni per gli uffici e in 18 per i capannoni industriali, mentre diminuzioni di oltre il 10% sono state osservate in 16 Comuni per gli uffici e in 21 per i capannoni.

Complessivamente considerando tutte le imposte rilevate, i Comuni con il livello di pressione fiscale più alto sono quelli di grandi dimensioni e più vicini ai capoluoghi, soprattutto a Milano. Infatti, i primi cinque Comuni per carico fiscale complessivo sulle imprese (aggregando il dato di uffici e capannoni considerando tutte le imposte escluso gli oneri e l’Addizionale Irpef) sono Milano, Sesto San Giovanni, Bollate, Rozzano e Cologno Monzese. Anche i capoluoghi Monza e Lodi si trovano in posizioni ad alta pressione fiscale: rispettivamente nella 7° e 10° posizione.

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