G8: caso no global Vecchi, nuova udienza in ottobre a Angers

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Roma, 7 lug. (Adnkronos) – Il caso Vincenzo Vecchi, il no global italiano latitante da 8 anni e che era ricercato per i fatti del G8 di Genova del 2001 e arrestato in Francia, torna di attualità. La prossima udienza della Corte di Appello di Angers, secondo quanto apprende l’Adnkronos, dovrebbe svolgersi il 2 ottobre. L’udienza fa seguito alla decisione del 18 dicembre 2019 della Corte di Cassazione francese che aveva annullato la sentenza della Corte di Appello di Rennes che il 15 novembre aveva deciso la scarcerazione di Vincenzo Vecchi che era stato arrestato in Francia nell’agosto del 2019.

La Corte di Appello di Rennes aveva ritenuto che la procedura nei confronti di Vecchi fosse nulla in quanto il Procuratore francese non aveva trasmesso alle autorità italiane il nome dell’avvocato italiano di Vecchi e questo, aveva stabilito la Corte, aveva portato un pregiudizio ai diritti della difesa. La Corte non si era espressa allora nel merito della questione, cioè sulla regolarità dei due mandati di arresto europei. Vecchi era stato condannato, con sentenza resa definitiva dalla Corte di Cassazione italiana il 13 luglio 2012, alla pena di 11 anni e 6 mesi per le violenze verificatesi durante il G8 di Genova. Aveva inoltre riportato una condanna a 4 anni di reclusione per alcuni scontri che hanno avuto luogo in occasione di una manifestazione antifascista a Milano nel marzo del 2006.

Ora la Corte di Appello di Angers, riferisce all’Adnkronos Maxime Tessier, uno degli avvocati di Vecchi, “dovrà pronunciarsi sui fatti di Genova e su quel Mandato di arresto europeo. Per quanto riguarda la condanna per i fatti di Milano è stato ritenuto che la pena era stata già scontata e quindi non vale il mandato europeo per questa vicenda”. Alla Corte di Appello di Angers “chiederemo il rilascio definitivo di Vecchi” che comunque da un anno è in libertà. “Non c’è nessuna ragione per consegnare Vecchi alle autorità italiane che tra l’altro dopo la sua scarcerazione è rimasto a Rochefort-en-Terre dove lavora. Non ha mai avuto problemi con la giustizia francese e si presenterà il giorno dell’udienza”, aggiunge Tessier ricordando che la Corte di Appello di Angers non ha chiesto la sua incarcerazione nel frattempo.

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