Gli esperti, sinergia e prossimità per servizi e benessere dei cittadini

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Roma, 10 nov. (Adnkronos Salute) – ‘Sinergia’ tra i diversi attori della sanità e ‘prossimità’ dei servizi, per far crescere il sistema dell’assistenza sanitaria e della tutela della salute dei cittadini. Una strada obbligata dopo lo choc della pandemia che, nella sua drammaticità, ha posto le basi per un salto di qualità, evidenziando criticità ma anche punti di forza del sistema. Sono i concetti evidenziati più volte nel corso dell’incontro ‘Benessere, salute e servizi per i cittadini. Un nuovo paradigma di valore condiviso?’ Webinar promosso da Sandoz Spa all’interno della XXXVII Assemblea Anci 2020: L’Italia al passo dei Sindaci, Digital Experience.

Durante la videoconferenza si sono confrontati, tra esperienze concrete e proposte, Roberto Pella, vicepresidente vicario Anci, sindaco di Valdengo, Tiziana Frittelli, presidente Federsanità Anci; Giulio Notturni, consulente della comunicazione dell’assessorato alla Sanità e all’Integrazione Socio Sanitaria della Regione Lazio; Paolo Fedeli, direttore Medico, Sandoz (Gruppo Novartis).

Gli esperti hanno concordato sul fatto che la capacità di ‘resistere agli urti’ dei nostro territorio si costruisce solo attraverso sinergie. E anche in tema di risorse, che sono sicuramente importanti, la partecipazione e condivisione in tutto il percorso, dalla progettazione all’utilizzo finale, restano gli elementi decisivi, in grado di fare la differenza. La pandemia, in particolare “ha accelerato la sensibilizzazione, dei sindaci e di tutti, sul concetto di salute unica”, ha detto Roberto Pella sottolineando che in tema di salute i “sindaci possono essere protagonisti, portando le nostre comunità a vivere maggiore benessere. Cercheremo di mettere insieme una forte sinergia tra sindaci, direttori generali delle Asl, amministratori, coinvolgendo i soggetti privati determinati a contribuire allo sviluppo del benessere nel nostro Paese”.

Secondo Tiziana Frittelli, presidente Federsanità Anci, “da questa pandemia stiamo imparando tantissimo” e anche da quanto hanno fatto gli amministratori locali. In particolare, in questa fase pandemica, è emersa la necessità di creare “centrali di gestione delle cure non urgenti” sul territorio che oggi non abbiamo, ha spiegato. Altro elemento sottolineato da Frittelli la necessità di utilizzare al meglio le risorse in arrivo dall’Europa. “Se non sapremo utilizzarle saranno per sempre risorse sottratte ai cittadini di questo Paese”, ha aggiunto.

Per Giulio Notturni sono tre le parole d’ordine da perseguire, imparate dalla gestione della pandemia nel Lazio e che può rappresentare un modello: “Coordinamento, condivisione e comunicazione comprensibile ai cittadini”. Infine Paolo Fedeli, direttore medico del gruppo Sandoz, ha sottolineato la volontà del privato a collaborare con le istituzioni per lo sviluppo del benessere dei cittadini. Ma in un contesto sinergico e ben integrato nella realtà. “Un servizio fine a se stesso, slegato dal contesto sociale, perde valore. Serve un sistema integrato in cui anche il privato è chiamato in gioco”. Un moltiplicatore degli sforzi comuni, inoltre, “è la centralità della scienza. In quest’ottica il privato deve fare la sua parte, in sponda con le istituzioni, a seconda delle esigenze”.

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