Governo: Italia moderata, ‘crisi gioco al massacro ai danni italiani’
Roma, 16 lug. (Adnkronos) – Per Italia Moderata “questa crisi di Governo al buio è dovuta ai capricci di alcune creature che giocano per un loro strapuntino futuro, a danno di tutti, in particolare lo dobbiamo alle miserevoli aspettative di un improvvisato leader Conte che per farsi accettare come capo dei soldatini di latta con la benedizione di un giullare si spinge oltre la parte più estrema di quel movimento 5stelle, nella vana illusione a scapito della collettività, di prendere qualche consenso in più. Un vero leader che ha la vocazione dello Statista guarda agli interessi complessivi veri del Paese, non a qualche voto in più! Questo gioco al massacro lo pagheranno tutti i cittadini italiani se non si compone velocemente la crisi di Governo, i capricci di onnipotenza infantili di qualcuno portano il Paese in acque pericolose”. È quanto dichiara Antonio Sabella, segretario nazionale di Italia Moderata.
“Confidiamo che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella riesca a comporre la crisi convincendo l’attuale Capo del Governo Draghi a rimanere al suo posto per il bene dell’Italia. Lo stravolgimento delle regole del gioco politico in un momento così particolare, tutte le forze politiche nessuno escluso, si assumano l’onere nel risolvere tempestivamente la crisi, i capricci e gli appetiti del consenso e l’assalto alla diligenza vanno messi da parte almeno in questa fase, bisogna avere senso dello Stato, per evitare che impazzimento “a fasi alterne” della classe politica faccia precipitare il Paese nelle Fossa della Marianne. “E’ un lusso che non possiamo permetterci”. Italia Moderata si appella all’alto senso dello Stato del Presidente Mario Draghi a rimanere al suo posto per tutelare il Paese dagli speculatori. Tutte quelle forze politiche che dicono a parole che hanno a cuore l’interesse del Paese dimostrino con i fatti di avere un minimo di senso dello Stato e rispetto delle Istituzioni, di essere all’altezza per tutelare l’Italia da una crisi al buio che non faccia precipitare il Paese nel baratro più profondo”, conclude.