Inflazione: Rossi (Tim), ‘banche centrali hanno cominciato tardi ad intervenire’

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Milano, 27 mag. (Adnkronos) – “Questa inflazione, molto dolorosa per le nostre tasche e per i nostri portafogli, non nasce dall’aggressione russa in Ucraina, ma un po’ prima, e cioè dal fatto che il mondo intero, e l’Italia in particolare, si è ripreso dalla profondissima caduta seguita al covid più dell’atteso”. Lo ha detto il presidente di Tim, Salvatore Rossi, intervenendo al Festival dell’Economia di Trento.

“La domanda aggregata, cioè quella che il pubblico rivolge ai supermercati e alle imprese per beni e servizi -spiega Rossi- è cresciuta molto più della capacità dei produttori di servirla. E questo succede sempre quando c’è una recessione. Il fatto è che se la domanda si riprende troppo rapidamente l’offerta non fa in tempo perché ricostituire la capacità produttiva non è facile, ci vuole tempo. L’inflazione si è accesa così, in questo modo”.

“La grande questione -aggiunge- è che una inflazione di questo tipo può essere temporanea o radicarsi nella società, incorporata nelle contrattazioni salariali. E qui intervengono le banche centrali, il cui ruolo è quello di far sì che l’inflazione non inneschi una spirale viziosa tra prezzi e salari. Probabilmente però -osserva il presidente di Tim- le banche centrali hanno cominciato a farlo con ritardo, si sono svegliate un po’ tardi. E la crisi energetica scatenata dalla guerra ha peggiorato le cose”.

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