Intesa Sp: convenzione con Finetica Onlus per prevenire usura

Condividi questo articolo:

Milano, 23 feb. (Adnkronos) – Intesa Sanpaolo e l’associazione Finetica Onlus hanno sottoscritto una convenzione per prevenire il fenomeno dell’usura e l’esclusione finanziaria di soggetti in difficoltà economica. La convenzione fa leva sul Fondo per la prevenzione del fenomeno antiusura amministrato da Fineticasin dal 2006 e alimentato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per favorire l’accensione di prestiti del circuito finanziario legale a soggetti in condizione di fragilità socio-economica, che abbiano un programma economicamente e socialmente sostenibile, ma considerati dagli istituti finanziari soggetti “non bancabili”, poiché privi di garanzie reali da esibire. Intesa Sanpaolo, secondo logica Impact e nell’ambito delle proprie attività Esg, si impegna a erogare fino al doppio dei finanziamenti dell’importo del Fondo.

Marco Morganti, responsabile della Direzione Impact di Intesa Sanpaolo, spiega che “con questo nuovo accordo la banca aggiunge all’impegno Impact verso i cittadini che hanno difficoltà di accesso al credito un’azione concreta per prevenire il ricorso alla finanza illegale. Una maggiore inclusione finanziaria, oggetto della nostra attività da 15 anni, consente a famiglie e microimprese, specie quelle più colpite dalla crisi economica causata dalla pandemia, di investire sul proprio futuro, nella salute e nel lavoro”.

La pandemia, sottolinea Nello Tuorto, presidente di Finetica Onlus- sta facendo crescere, soprattutto al Sud, il ricorso agli usurai, spesso legati alla malavita organizzata. Siamo di fronte ad una diffusione capillare dell’usura, che sviluppa un mercato del credito illegale a cui si rivolge chi non riesce ad accedere ad altri canali”.

Questo articolo è stato letto 4 volte.

Comments (9)

I commenti sono chiusi.

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net