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Mafia: difesa Lombardo, ‘processo denso di errori, non c’è mai stato patto politico-mafioso’

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Catania, 16 nov. (Adnkronos) – “Questo processo è denso di errori ricostruttivi. Si è pensato di partire da una tesi e di introdurre i fatti che la corroborassero senza guardarli nella loro rigorosa consistenza di vicende. Non c’è mai stato un patto politico-mafioso”. Con queste parole l’avvocata Maria Licata, ha iniziato le controdeduzioni del processo d’appello a carico dell’ex Presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio aggravato. Un dibattimento giunto alle battute finali. La sentenza d’appello è prevista per dicembre. “Dove è la verità? La verità è nei fatti, quelli che noi possiamo ricostruire”, aggiunge la difesa dell’ex Governatore, che è seduto in aula accanto a lei. E spiega: “Siamo di fronte a illazioni, a deduzioni”. Per poi sottolineare: “Signori giudici, non avete una prova del patto politico- mafioso, neanche una prova di tipo testimoniale”. “O il patto politico-mafioso è stato stipulato, e qualcuno ci deve spiegare quando è stato stipulato, o non è stato stipulato”, dice ancora.

Alla fine della requisitoria, nel febbraio scorso, l’accusa, rappresentata dai pg Sabrina Gambino e Agata Santonocito, aveva chiesto la condanna a sette anni e 4 mesi di carcere per l’ex Presidente della Regione siciliana. Il nuovo processo di appello scaturisce dalla decisione della Corte della Cassazione di annullare nel 2018, con rinvio, la sentenza del procedimento di secondo grado, emessa l’anno prima, che era terminata con l’assoluzione di Lombardo dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa e la condanna a due anni (pena sospesa) per corruzione elettorale aggravata dal metodo mafioso, ma senza intimidazione e violenza. Una sentenza, quella di secondo grado, che a sua volta aveva riformato quella emessa il 19 febbraio 2014, col rito abbreviato, dal Gup Marina Rizza che lo aveva condannato a sei anni e otto mesi per concorso esterno all’associazione.

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