ULTIMA ORA:
Post title marquee scroll
Sara Giudice e Nello Trocchia, archiviata l'accusa di violenza sessuale-Farmaci, ok Aifa a icosapent etile per rischio cardiovascolare residuo-Manovra, Gasparri: "Proporrò di equiparare stipendi parlamentari a quelli dei ministri non eletti"-Roma, De Rossi: "Un errore rimanere tutta la carriera, ma non ho rimpianti"-Ferie non godute, Consulcesi ottiene per suoi assistiti oltre 310mila euro-Capodanno a Roma, Tony Effe non ci sarà. Carlo Conti: "No comment"-Assad: "Non sono fuggito, Siria in mano ai terroristi"-Turismo: l'enogastronomia tira sempre di più,+12% viaggiatori a caccia di food&wine-Lavoro, 18 dicembre Siisl apre a cittadini e imprese, innovativo marketplace-Sostenibilità, Rastelli (Siemens): "Transizione digitale ed energetica sono imprescindibili"-Depistaggi Cucchi, in Appello chieste 3 assoluzioni e 2 condanne-Ordine medici Roma: "Impegno contro condanna mediatica professionisti!-Tony Effe e il concerto di Capodanno a Roma, Campidoglio gli ha chiesto passo indietro-Nasce 'Università News', nuovo progetto editoriale Adnkronos-Milan, scoppia la contestazione: perché i tifosi ce l'hanno con squadra e società-Fifa invia lettera a Kiev: "Rammaricati per svista su Crimea"-Barilla al fianco delle Nazioni Unite agli UNCA Awards, un piatto di pasta italiana per unire il pianeta-"Carlo disse a William di non fare con la moglie i suoi stessi errori", la rivelazione dell'esperta reale-Sostenibilità, PiantiAmo il futuro: 200 alberi a Ferrara con il progetto di Nescafé-Confindustria Nautica: "Ministero Salute blocca nuovo titolo professionale diporto"

Medici e infermieri Ssn stanchi, frustrati in cerca di fuga, 50% in burnout

Condividi questo articolo:

(Adnkronos) – Medici e infermieri "stanchi, frustrati, in cerca di vie di fuga" in un servizio sanitario che "trascura il suo personale", sempre più 'consumato' da un lavoro meno stabile e in continuo peggioramento, con oltre 1 operatore su 2 in burnout. Mentre sono in atto cambiamenti con una sempre maggiore presenza di donne tra i professionisti sanitari (oggi il genere femminile rappresenta i 2 terzi) e l'avvio di un cambiamento generazionale che significa anche approcci differenti. E' il quadro che emerge dal III Rapporto sulla 'Salute e il sistema sanitario', presentato questa mattina a Roma dall'Osservatorio Salute, legalità e previdenza, che vede insieme Eurispes ed Enpam, Ente nazionale di previdenza dei medici.  Sul personale dipendente – 625.282 persone al 31 dicembre 2022 – si sono concentrate, ricorda il report, le politiche di contenimento e di riduzione della spesa pubblica destinata alla sanità. Ciò ha contribuito all'esplosione di problemi legati alla disaffezione dei dipendenti e soprattutto allo svuotamento di valore del lavoro nel Ssn. "Il blocco del turnover, e dunque la carenza cronica di personale all'interno delle strutture sanitarie, da decenni costringe gli operatori a sforzi prolungati, continui e ad alto coinvolgimento fisico e psicologico", indica il documento. Una survey condotta qualche tempo fa dalla Federazione dei medici internisti ospedalieri (Fadoi) ha evidenziato come 1 medico su 2 sia in burnout (52%). Per gli infermieri il problema riguarda poco meno di 1 su 2 (45%). Per entrambe le professioni, l'incidenza è più del doppio tra le donne, dove permangono difficoltà di conciliazione lavoro-vita familiare. Ad aumentare il disagio del personale sanitario c'è poi la crescita di episodi di violenza con circa 18mila operatori coinvolti. A segnalare i 2 terzi delle aggressioni sono le donne; la professione più colpita è quella infermieristica, seguita da medici e operatori sociosanitari. Questi fattori hanno contribuito a ridurre l'attrattività del Ssn, rendendo difficile reclutare nuovi operatori e trattenere quelli in servizio. Chi lascia il Ssn va all'estero o nel privato alla ricerca di orari più flessibili, maggiore autonomia professionale, minore burocrazia. Anche il cambiamento generazionale sembra aver determinato differenze nel modo di vivere e di esercitare la professione medica. Esiste un gap piuttosto marcato tra la prima generazione (Baby boomers), composta peraltro quasi esclusivamente da uomini, e le seconde due (Gen X e Millennials), altamente femminilizzate. Queste ultime, infine, sembrano differenziarsi a loro volta dalla Generazione Z, i nativi digitali, ancora più flessibili e mobili rispetto ai colleghi. (segue) —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Questo articolo è stato letto 1 volte.

adnkronos, ultimora

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net