Meloni: “Nessun braccio di ferro o imbarazzo su Santanchè”
(Adnkronos) – "Sgomberiamo il campo, non c'è nessun braccio di ferro" sul caso Santanchè". La presidente del Consiglio Giorgia Meloni risponde ai cronisti sul caso Santanchè a margine della sua visita sul veliero Amerigo Vespucci, ormeggiato al porto di Gedda in Arabia Saudita. "Non c'è preoccupazione, non c'è un imbarazzo che addirittura mi porterebbe a non presentarmi al Consiglio dei Ministri, a spostare la data della mia visita in Arabia Saudita per non incontrare il ministro Santanchè. C'è una riflessione che deve tenere conto del quadro generale in un clima assolutamente sereno". "Io non credo che un semplice rinvio a giudizio dia si per sé motivo di dimissioni, penso anche che il ministro Santanchè stia lavorando ottimamente, dopodiché la valutazione che semmai va fatta è quanto tutto questo possa impattare sul suo lavoro di ministro. E questa è una valutazione che va fatta col ministro Santanchè e che forse deve fare soprattutto il ministro Santanchè, ma è quello su cui io attualmente non ho le idee chiare". Se vedrò Santanchè? "Penso che la incontrerò", per ora "non sono riuscita. Avete visto che le mie giornate non sono state serenissime, non era una mia priorità rispetto alle cose delle quali mi sto occupando" ma "sicuramente parlerò con Daniela". "Rispetto al cancan dell'opposizione" sul caso Santanchè, dico che "essere garantisti con la sinistra e giustizialisti con la destra anche no. Ho Giuseppe Conte che mi dice che devo far dimettere un ministro che non è mai stato condannato quando ha un vicepresidente del partito condannato in via definitiva; ho Elly Schlein che invoca le dimissioni del ministro Santanchè per un rinvio a giudizio, ma non chiede le dimissioni al presidente della provincia di Salerno agli arresti domiciliari per corruzione. Quindi, lezioni da questi pulpiti anche no". —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)