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**Nuoto: Barelli non si candida e lascia la presidenza della Len dopo 10 anni di successi**

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Roma, 5 feb. (Adnkronos) – E’ un giorno triste per il nuoto europeo che si piega a maschere fuorvianti manovrate da bramosia di potere. L’Europa baratta la propria indipendenza per una poltrona; rinnega se stessa nel Congresso Straordinario di Francoforte cambiando guida e management. Il presidente Paolo Barelli, sostenuto con oltre l’80% di consensi non più tardi di 15 mesi fa, lascia l’incarico dopo aver preso una Len in stracci nel 2012 e averla trasformata in una potenza sportiva ed economica. Neanche si candida al congresso anticipato che saluta con un monito per sostenerne la propria autonomia.

“Non mi sono candidato per un ulteriore mandato perché non condivido la politica della federazione mondiale che ritiene di poter gestire gli organismi continentali come se fossero dei suoi dipartimenti – sottolinea il presidente Paolo Barelli – In questi 10 anni di presidenza ho lavorato, con il bureau e con la partecipazione delle federazioni nazionali, per trasformare una Len presa alla carità in una confederazione indipendente dal punto di vista economico. Come dimostrano i nostri bilanci e la distribuzione di oltre 9 mln, ci siamo riusciti ponendo al centro della nostra attività il benessere degli atleti, la promozione e diffusione delle discipline acquatiche e garantendo l’accesso di tutte le federazioni ai nostri eventi che abbiamo portato in oltre 50 città di 25 Paesi. L’Europa è diventata una potenza degli sport acquatici per risultati agonistici e finanziari, per immagine e organizzazione – conclude Barelli – Non mi sono ricandidato e lascio perché non avrei mai consentito alla LEN di essere assoggettata alla Fin. Spero che l’indipendenza della Len non venga sottomessa a logiche di politica internazionale e che il benessere degli atleti, lo sviluppo delle discipline natatorie e la promozione della cultura dell’acqua restino sempre il faro dei progetti futuri. Purtroppo nutro forti perplessità perché ciò avvenga”.

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