Omofobia: Cirinnà, ‘basta scuse, e niente aggettivi alla parola diritti’

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Roma, 24 lug (Adnkronos) – “Le leggi sui diritti si occupano della vita delle persone. E la vita delle persone è tutti i giorni in tutti gli ambiti. Quindi basta dire che c’è la pandemia, c’è l’economia, ci sono i licenziamenti…”. Lo ha detto Monica Cirinnà, senatrice del Partito democratico, intervenuta ieri sera alla rassegna Ponza D’Autore.

Il suo contributo, durante un dibattito molto acceso tra l’attivista Paola Concia, il deputato Andrea Ruggieri, don Patrizio Coppola e i giornalisti Alessandro Giuli e Peter Gomez, è stato molto diretto e conciso.

“Abbiamo sentito mille volte che non ci si poteva occupare della legge contro l’omofobia perché c’era la priorità dei decreti – ha proseguito la senatrice-. Non è che il Parlamento si occupa o di una cosa o di nient’altro. Non è che ci si occupa prima dei diritti sociali, poi sanitari… E se avanza tempo dei diritti civili. Io sono stanca di mettere gli aggettivi dopo la parola diritti”.

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