**Pasolini: a Casarsa per la prima volta esposti i ‘quaderni rossi’, diario sentimentale** (2)

Condividi questo articolo:

(Adnkronos) – Tra gli inediti, le tante lettere scritte da Pasolini ma anche da sua madre, alcune dal padre e dal fratello Guido (partigiano morto nell’eccidio di Porzùs), scambi epistolari che formano un ritratto di famiglia per un verso e dall’altro un ritratto del rapporto fra i due fratelli. Anche alcuni materiali editi dicono qualcosa di più di Pasolini e della sua famiglia, come – curiosità – il romanzo scritto e stampato nel 1920 dallo zio, il fratello più giovane della mamma, Gino Colussi, intitolato  “Le due anime del conte Sergio”, o il libro di Susanna Colussi Pasolini, “Il film dei miei ricordi”, uscito nel 2010 per la cura di Graziella Chiarcossi, in cui si raccolgono i ricordi legati alla saga dei Colussi (Batiston).

Fra gli inediti, poi, il testo teatrale de “La Morteana”, di cui è esposta per la prima volta la parte sopravvissuta e ritrovata, ma anche il manoscritto de “Il fanciullo e gli elfi”, il primo spettacolo dell’Academiuta rappresentato il 15 luglio 1945 e di un altro testo teatrale iniziato nel 1946 con il titolo “Il Cappellano”, andato poi in scena nel 1965 con un titolo diverso “Nel ’46!”; il dipinto di Anzil che ha come soggetto un vaso di fiori ricevuto in premio da Tonuti Spagnol quale vincitore del concorso di poesia, dedicato a Guido Pasolini, indetto nel 1949 dall’Academiuta; “Uomini sul fiume” di Giuseppe Zigaina, uno dei tredici disegni realizzati dall’amico pittore nel 1948/49 e inseriti nella plaquette “Dov’è la mia patria” uscita nel 1949. De “I Turcs tal Friul”, il celebre testo di straordinaria forza drammatica, sarà invece possibile ammirare le diverse stesure autografe in friulano.

Fra le piccole preziosità, nella sezione dedicata all’impegno politico, si trova il manifesto che annuncia la nascita, il 12 gennaio 1947, del Movimento popolare friulano per l’autonomia regionale, al quale Pasolini aderì, lasciandolo nel 1948 per iscriversi al Pci (sezione di San Giovanni di Casarsa, di cui diventerà segretario dopo il 18 aprile 1948), e diversi manifesti murali che fra il 1948 e il 1949 venivano affissi nella Loggia di San Giovanni di Casarsa.

Questo articolo è stato letto 4 volte.

Comments (8)

I commenti sono chiusi.

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net