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Pedofilia: Mete Onlus, ‘stop all’uso del termine ‘turismo sessuale’, è un abuso su minori’ (2)

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(Adnkronos) – “Ciò nonostante, nel “Piano Nazionale di prevenzione e contrasto dell’abuso e dello sfruttamento sessuali dei minori 2015-2017” viene ancora utilizzata la locuzione “turismo sessuale” – dice Giorgia Butera – Si tratta (solo) di una parola di comodo, totalmente fuorviante rispetto alla percezione del fenomeno che dovrebbe descrivere, ovvero, gli abusi sessuali sui minori”. “Turismo sessuale” suona meno ripugnante, l’abominio resta in sordina”. “Questo momento storico richiede nuova e rinnovata attenzione al fenomeno: la precarietà e la povertà causate dalla pandemia sono un nuovo fattore di incremento degli abusi sessuali sui minori, anche nelle nuove e insidiosissime forme online”, conclude. La Presidente Butera, chiede aiuto alle istituzioni e agli interlocutori “per instillare una nuova presa di coscienza collettiva: il termine “turismo sessuale” deve essere prontamente sostituto con “abuso di minore” ogni volta in cui ci si riferisca a tale casistica. Il viaggio volto allo sfruttamento sessuale dei minori potrà essere indicato come “viaggio per abuso sessuale di minore” (oppure con altra definizione analoga).

“E’ ora di rendere giustizia alle vittime della violenza. Chi parte per abusare sessualmente di un minore non è un “turista” bensì un pericolosissimo criminale – conclude Butera – Ci piacerebbe che questa iniziativa, promossa proprio in occasione della Giornata Nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia, rappresentasse il volano per una campagna di sensibilizzazione pubblica sulla tematica dell’abuso sessuale dei minori”. Ricordiamo che la precedente Campagna di Mete Onlus “Stop Sexual Tourism” è stata inserita in una pubblicazione dell’Osce (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa), Special Representative and Co-ordinator for Combating Trafficking in Human Beings. L’organizzazione ha realizzato un documento che focalizza la responsabilità degli Stati partecipanti per rispondere al Focus riguardante la tratta a scopo di sfruttamento sessuale.

L’azione del Noble Team potrebbe essere una opportunità per “incoraggiare i media a fornire appropriate informazioni su tutti gli aspetti dello sfruttamento e dell’abuso sessuale dei minori, nel rispetto dell’indipendenza dei media e della libertà di stampa”(Convenzione di Lanzarote, art. 9 comma 3). L’organizzazione si è attivata per chiedere interventi necessari in merito al “vuoto operativo” in materia di contrasto allo sfruttamento e all’abuso sui minori. L’ultimo Piano Nazionale per il contrasto al fenomeno disponibile è quello relativo al triennio 2015-2017. Oggi, anche considerati gli effetti nefasti della pandemia sul fenomeno degli abusi, potrebbe essere utile elaborare un nuovo Piano, con previsioni ad hoc. Fanno parte del Noble Team: Giorgia Butera, Barbara Galli, Sara Baresi e Francesca Ghidini

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