ULTIMA ORA:
Post title marquee scroll
Ciclismo, Vollering perde la Liegi per il ciclo: la solidarietà di Federica Pellegrini-Covid, studio su strategie vaccinali per fragili, nel team di ricerca l'università Lum-Blackout Spagna, Masters 1000 Madrid in tilt: tutti al buio - Video-Scuola, circolare sui compiti a casa e verifiche in classe: le novità-Caserta, ucciso nella sua auto mentre fa benzina-Infortuni, Fara (Eurispes): "Scarsa sicurezza realtà allarmante, denunciata da 33,8% lavoratori"-Madrid, Arnaldi non si ferma: Dzmuhur battuto e ottavi conquistati-Spagna, mega blackout in tutto il Paese: stop metro, treni e linee telefoniche-Termini tradizionali e formule latine, il glossario del Conclave-Principe William re a breve? I segnali-Nuovo Papa, come funziona il Conclave: niente cellulari né tv, clausura assoluta per i cardinali-Obbligo o Verità, stasera 28 aprile ultima puntata: chi sono gli ospiti?-Belve, Sabrina Impacciatore: "Droghe? Ho provato tutto. Per anni ho pensato di essere uomo"-Amazon, in Italia nel 2024 investiti 15 mln per migliorare ambiente lavorativo-Lulù Selassie, l'attacco a Silvia Toffanin dopo l'intervista di Manuel Bortuzzo: cosa ha detto-Fenomeno Zeta Milano, chi c'è dietro la squadra che sta rivoluzionando il calcio dilettantistico-Inter, altro caso di bestemmia? Il labiale di Bisseck diventa virale sui social-Infortuni, Marmigi (Safety Expo): "Poca informazione su strumenti sicurezza, serve investire sulla formazione"-Gene Hackman morto per insufficienza cardiaca: cosa ha svelato l'autopsia-Papa Francesco, l'omaggio del Marsiglia: coreografia da brividi al Velodrome

Pensioni, l’allarme del sindacato: dal 2027 oltre 44mila nuovi esodati

Condividi questo articolo:

(Adnkronos) –
Via dal lavoro ma senza pensione. E' il futuro che attende altre migliaia di lavoratori che a partire dal 2027 saranno a tutti gli effetti nuovi esodati. E' l'allarme che arriva dalla Cgile nell'ultima analisi dell’Osservatorio Previdenza. "Oltre 44.000 lavoratrici e lavoratori, che hanno aderito negli ultimi anni a misure di uscita anticipata, per effetto dell’adeguamento automatico dei requisiti pensionistici alla speranza di vita rischiano di ritrovarsi dal 1 gennaio 2027 senza reddito e senza contribuzione. Nuovi esodati", si legge nel rapporto. Come spiega il responsabile delle politiche previdenziali della confederazione, Ezio Cigna, "se il governo non interverrà, 19.200 lavoratori in isopensione e 4.000 con contratto di espansione si ritroveranno con un vuoto di tre mesi senza assegno, senza contributi, senza tutele. Parliamo di persone che hanno lasciato il lavoro nel pieno rispetto delle regole, firmando accordi con aziende e fondi, basati su date certe di accesso alla pensione. A questi si aggiungono altri 21.000 lavoratori usciti con i Fondi di solidarietà bilaterali, per i quali, seppur con impatti diversi, si configura comunque un possibile vuoto di copertura previdenziale". Cigna ricorda che, come la Cgil aveva già denunciato a gennaio, “in assenza di interventi correttivi, nel 2027 il requisito per la pensione anticipata salirà a 43 anni e 1 mese di contributi (42 anni e 1 mese per le donne), mentre la pensione di vecchiaia passerà da 67 a 67 anni e 3 mesi. Un ulteriore ostacolo per migliaia di lavoratrici e lavoratori, che rischiano di non vedere riconosciuto il diritto maturato in base alle regole precedenti”. Ma il problema non si esaurisce con il 2027, riguarda anche gli anni successivi, e più in generale l’impianto stesso del sistema previdenziale. "Gli effetti dell’adeguamento alla speranza di vita – aggiunge la segretaria confederale della Cgil Lara Ghiglione – pesano già oggi sulle nuove generazioni, costrette a posticipare sempre di più l’età della pensione e a fare i conti con assegni sempre più bassi, a causa della progressiva riduzione dei coefficienti di trasformazione. Un meccanismo che rischia di minare la fiducia dei giovani nel sistema pubblico e di accentuare disuguaglianze già profonde". A conferma di queste preoccupazioni, i dati dell’Osservatorio statistico Inps: il 53,5% delle pensioni vigenti al 1° gennaio 2025 ha un importo inferiore a 750 euro. Percentuale che sale al 64,1% tra le donne. Di queste il 43,1% (4,1 milioni di pensioni) beneficiano di integrazioni al reddito legate alla soglia minima. "È inaccettabile – sostiene la segretaria confederale della Cgil – che più della metà delle pensioni sia sotto la soglia della dignità. Lo ribadiamo al Governo, che aveva promesso il superamento della Legge Fornero ma nei fatti è riuscito solo a peggiorarla azzerando ogni forma di flessibilità in uscita e tagliando la rivalutazione: serve una riforma vera, che garantisca pensioni adeguate e dignitose, soprattutto per le donne e i giovani che spesso hanno carriere discontinue o lavori precari". "Servono certezze per chi lavora oggi, per chi ha lavorato e per chi lavorerà domani. Bisogna ripartire dal lavoro: dal contrasto alla precarietà, dal riconoscimento della continuità contributiva, dalla costruzione di un sistema previdenziale giusto e universale. Per questo – conclude Ghiglione – i referendum promossi dalla Cgil sono fondamentali, perché senza lavoro dignitoso, non c’è futuro né per le pensioni né per il Paese. Per questo l’8 e il 9 giugno sarà importante votare SÌ ai 5 referendum".  —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Questo articolo è stato letto 1 volte.

adnkronos, ultimora

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net