ULTIMA ORA:
Post title marquee scroll
Ia, Sconfienza (Galeazzi-S.Ambrogio): "In radiologia aumenta del 2% diagnosi corrette"-IA, Scervo (Leonardo Innovation Labs & Intellectual Property): "Percorso ambizioso ma difficile"-Tredicenne accoltellato a Napoli per un pallone, l'aggressore di 10 anni: "È stato un incidente"-Incidente mortale in A4, furgoncino schiacciato tra due camion a Padova-Ia, Peppucci (Sole24Ore Formazione): "Tecnologie per più ampio e migliore livello istruzione"-Ia, Barachini: "Deep fake altera equilibri democratici"-Roma, su auto vigili arriva 'Cerbero': telecamera con Ia contro sosta selvaggia e violazioni-Ucraina e missili a lungo raggio, Meloni: "Scelta Usa risposta ad aggressività Russia"-Caso Regeni, testimone: "Giulio era bendato e sfinito da torture"-Cyberbullismo, Mennuni (FdI): "I ragazzi desiderano auto-regolamentarsi"-Mar Baltico, danneggiati due cavi dati sottomarini. L'allarme: "E' guerra ibrida"-Aceti: "Per Ssn sostenibile insufficienti 136,5 mld senza chiara strategia"-Sanità, da Salutequità le 7 leve per un Ssn equo e sostenibile-Mantoan (Agenas): "Rilancio Ssn parte da nuova governance Stato-Regioni"-D'Alba (Federsanità): "Innovazione elemento cardine per Ssn sostenibile"-Bce, Panetta: "Condizioni monetarie restrittive non sono più necessarie"-IA, Barsotti (Eidosmedia): "Utile nell'affiancare giornalisti per creare e distribuire contenuti"-Tumori, in Italia oltre 2 mln di giovani non protetti dal Papillomavirus-IA, Moricca (PagoPA): "Ci permette di avere il cittadino al centro con i suoi bisogni"-Ia, Bazzi (Minsait Italia): "Capire come set tecnologie porti valore in mercato e in azienda"

Pil Italia, economia in crescita ma a velocità diverse: i dati

Condividi questo articolo:

(Adnkronos) – L'economia italiana è in crescita ma a velocità diverse. Nel primo trimestre 2024 il pil italiano è cresciuto dello 0,3%, anche se la produzione dell’industria e i consumi di beni si sono contratti. In positivo il turismo (su livelli record), i servizi (in moderata crescita) e l’export netto. Agiscono negativamente i problemi nei trasporti mondiali di merci, l’energia ancora cara, i tassi ai massimi. La fiducia di famiglie e imprese è in calo. E' quanto emerge dalla congiuntura flash di maggio del Centro Studi di Confindustria (Csc). Nel primo trimestre il numero di occupati ha continuato a crescere (+0,2%), risultato di +133mila dipendenti a tempo indeterminato (+0,8%), -72mila temporanei (-2,5%) e autonomi pressoché stabili. Tuttavia, il rialzo delle ore autorizzate di Cig (+8,6% sul 1° 2023) segnala qualche frenata nell’utilizzo dell’input di lavoro. Accelerano le retribuzioni contrattuali nel settore privato: +4,7% nell’industria nel 1° 2024 (+3,2% nel 2023), +2,3% nei servizi (da +1,3%), rispetto al +0,9% di inflazione.  Trasporti marittimi sotto pressione. Fattori geopolitici e climatici minano sicurezza e affidabilità dei trasporti mercantili globali: gli attacchi Houti nel Mar Rosso, la pirateria nello Stretto di Malacca, la siccità nel canale di Panama, le tensioni nello stretto di Taiwan. Sono colpiti snodi cruciali degli scambi globali di merci: circa l’80% in volume e il 50% in valore avvengono via mare, rileva ancora il Centro Studi di Confindustria. I grandi vettori mondiali, si rileva, hanno reagito modificando le rotte, riorganizzando le flotte, incrementando la velocità delle navi. E aumentando il costo di shipping (i cosiddetti noli).  Da inizio dicembre 2023 a inizio maggio 2024 i transiti nel Mar Rosso sono caduti del 61,5%, mentre quelli intorno all’Africa sono cresciuti del 91,5%. Da fine febbraio, i passaggi per Malacca (uno dei più importanti snodi mondiali) sono scesi del 37,9%. Il risultato è che i transiti totali nei principali chokepoint (stretti) marittimi si sono fortemente ridotti (-22,6% l’indicatore Csc). Di conseguenza, osserva il Centro Studi di Confindustria, sono balzati i costi di shipping tra Asia ed Europa e, in misura minore, quelli tra Asia e America. In particolare: i noli Shanghai-Genova sono aumentati di ben 3 volte e mezzo a fine gennaio, per poi rientrare solo parzialmente (ancora +207,4% a inizio maggio); dinamica equivalente per Shanghai-Rotterdam (+216,7%). I noli tra Cina e Stati Uniti hanno reagito con un lieve ritardo, raggiungendo un picco a febbraio e registrando aumenti di circa il 100% a inizio maggio. La rotta tra Shanghai e New York, inoltre, resta costosa anche per l’operatività a mezzo servizio nel canale di Panama. Nel complesso, i costi di shipping globali si attestano a inizio maggio su livelli superiori del 128,6% rispetto a cinque mesi prima. Nel medio periodo un aumento della flotta marittima potrebbe assicurare la capacità necessaria per rotte stabilmente più lunghe. Ma i costi variabili di shipping (ore lavorate, consumo di carburante) rimarrebbero più elevati (per l’Italia +50% con il Giappone, +70% con la Cina, +170% con l’India, in termini di distanza).  L’aumento dei noli, rileva il Csc, impatta sul prezzo dei beni importati e sulla competitività dei prodotti italiani, sia direttamente che indirettamente, cioè attraverso il costo e la disponibilità di materie prime e semilavorati acquistati all’estero. Nel 1° trimestre del 2024 circa un terzo delle imprese manifatturiere ha subito ritardi nell'approvvigionamento di input o maggiori costi di trasporto (indagine sulle aspettative di inflazione e crescita di Banca d'Italia). Ciò pesa anche sui conti con l’estero, perché l’industria italiana spesso delega la gestione della catena logistica alla controparte estera.  L'esposizione italiana alla 'rotta Suez'. Il trasporto via mare, sottolinea il Csc, riguarda una gran parte degli scambi italiani, soprattutto dal lato delle importazioni: quasi il 60% degli acquisti dall’estero in volume (il 35% in valore); tali flussi via mare provengono in larghissima parte da mercati extra-Ue. Rispetto a un sotto-insieme di 39 paesi asiatici e medio-orientali collocati oltre il Canale di Suez, lo scambio di beni (import + export) con l’Italia nel 2023 è stato quasi un terzo del totale con l’extra-Ue; l’esposizione aumenta considerando solo le importazioni italiane (40% sul totale extra-Ue) e in particolare quelle via mare (quasi il 50%).  Impatto sui prezzi alla produzione nel manifatturiero. Il Csc ha stimato, tramite le tavole Input-Output, l’effetto dell’aumento del costo del trasporto marittimo sui prezzi alla produzione dei singoli comparti manifatturieri, derivante sia dagli input produttivi importati, che dalle interrelazioni tra i settori domestici.  Sulla base delle variazioni rilevate nei costi di shipping, si è stimato che l’aumento nei costi di trasporto marittimo ha effetti moderati, in aggregato, sui prezzi alla produzione nel manifatturiero, pari in media a un +0,9%, ma con importanti differenze settoriali. Chimica e metallurgia sono i comparti dove le variazioni nei prezzi all’import degli input hanno un effetto maggiore, rispettivamente di +3,6% e +3,4%. Tale effetto è comunque compensato, al momento, da una spinta deflattiva proveniente dalla Cina su alcuni manufatti. I prezzi all’import in Italia registrano infatti un -1,6% nel 1° trimestre 2024 sul 4° 2023.  —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Questo articolo è stato letto 1 volte.

adnkronos, ultimora

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net