Riforme: Calenda, ‘sì premierato e rivedere bicameralismo perfetto’

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Roma, 8 mag. (Adnkronos) – “Ormai noi siamo in un monocameralismo di fatto, dove si discute in una Camera, e nell’altra Camera tendenzialmente si fa una sceneggiata perché poi la maggioranza dice prendere o lasciare e spesso questa Camera è il Senato. Questo ci deve far riflettere anche in vista della discussione delle riforme che si andrà a fare martedì, avere due Camere oggi è inutile. Noi siamo d’accordo sull’idea di premierato e sulla revisione del bicameralismo perfetto”. Lo ha affermato Carlo Calenda ai microfoni di ’24 Mattino’ su Radio 24.

“Presidenzialismo no, perché io penso -ha spiegato- che il Presidente della Repubblica sia oggi l’unico vero punto di riferimento di tutti gli italiani. Io sono per il monocameralismo secco, ma deve rimanere solo il Senato: sarei per l’abolizione della Camera. Ci vuole lo stesso numero tra Camera e Senato, oggi con Camera e Senato riusciamo a dare una bella rappresentanza giusta nei vari territori. Con una Camera sola tutta le procedure legislative sarebbero molto più rapide”.

“Non credo -ha sottolineato ancora Calenda riferendosi al premierato- che il rafforzamento dei poteri del premier rischi di svuotare i poteri del Presidente della Repubblica. Perché, in realtà, ha una grandissima funzione di moral suasion in Italia che rimarrebbe così come la garanzia dell’unità della nazione. Così come rimarrebbe il controllo di costituzionalità delle norme, così come rimarrebbero tanti aspetti che sono rilevantissimi. Però credo che il premier abbia il diritto di scegliersi la squadra ed eventualmente di cambiarla. Governare è molto complesso e non sempre si fanno valutazioni sulle capacità effettive delle persone di gestire gli affari del governo quindi, secondo me, sarebbe buon senso lasciare la scelta al premier”.

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