Second Hand Effect 2019, risparmiate 7,25 mln di tonnellate di CO2

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Roma, 13 ott. (Adnkronos) – Solo nel 2019, sono stati venduti oltre 20 milioni di oggetti su Subito, piattaforma per vendere e comprare con oltre 13 milioni di utenti unici mensili, che hanno portato a un risparmio di 7,25 milioni di tonnellate di CO2, un dato in crescita rispetto all’anno precedente del +45%. E’ quanto emerge dalla ricerca Second Hand Effect 2019, condotta per il quinto anno dall’Istituto Svedese di Ricerca Ambientale (Ivl) per Subito.

La tendenza è guidata dalla categoria Motori, che ha permesso il risparmio di 6.518.286 tonnellate di CO2, seguita al secondo posto dai prodotti e dagli arredi del mondo della Casa e Persona con le loro 572.653 tonnellate di CO2 risparmiate. Chiude il podio l’Elettronica, che ha portato a un risparmio di 227.299 tonnellate di CO2, seguita da Sport e Hobby con 43.519 tonnellate di CO2.

Praticata da 1 italiano su 2 nel 2019, l’economia dell’usato in Italia vale 24 miliardi di euro, l’1,3% del Pil. “La second hand economy permette concretamente di contribuire al benessere del nostro Pianeta – commenta Giuseppe Pasceri, Ceo di Subito – È un gesto semplice e alla portata di tutti, con effetti tangibili e misurabili, ed è una delle buone pratiche che possiamo mettere in atto da subito per contrastare il cambiamento climatico. Grazie a tutti i nostri utenti che, con oltre 20 milioni di compravendite, da una semplice T-shirt che permette di risparmiare 7,2 kg di CO2 ad un’auto che ne salva 5,6 tonnellate, hanno permesso di evitare la produzione di 7,25 milioni di tonnellate di CO2. È come se, insieme, avessimo piantato una foresta di 8.700 acri o bloccato il traffico a Roma per 22 mesi”.

Cosa vuol dire risparmiare 7,25 milioni di tonnellate di CO2? Innanzitutto, vuol dire azzerare l’impatto ambientale di quasi 1 milione di italiani (993.322, per la precisione). Ivl stima infatti che l’impronta ambientale media di un italiano sia di 7,3 tonnellate di CO2 all’anno.

Pensando a un viaggio, ad esempio, 7,25 milioni di tonnellate di CO2 equivalgono a 104 milioni di voli A/R Milano – Roma, o 7,2 milioni di voli A/R Roma-New York, o alle emissioni dovute alla produzione di 1,3 milioni di auto, 105 milioni di biciclette, 29 milioni di divani o 11 miliardi di chili di pasta.

Se pensiamo all’inquinamento atmosferico delle nostre città, infine, evitare l’emissione di 7,25 milioni di tonnellate di anidride carbonica sarebbe come fermare il traffico di Roma per 22 mesi.

Comprando e vendendo usato non si evitano solamente le emissioni di anidride carbonica ma anche l’utilizzo di materie prime come plastica, alluminio e acciaio. Nel 2019, la compravendita su Subito ha fatto risparmiare 2,8 milioni di tonnellate di acciaio, che corrispondono ad esempio a 36.500km di binari, quasi pari ad un giro attorno al mondo. O ancora 268.941 tonnellate di alluminio, equivalenti a 18 miliardi di lattine di bibite e infine 419.495 tonnellate di plastica, quella che servirebbe a produrre 59 miliardi di sacchetti di plastica.

La Campania si conferma anche quest’anno come la Regione più virtuosa, posizionandosi al primo posto con 1.110.495 tonnellate di CO2 risparmiate, ovvero il 15,3% del totale. Anche il secondo posto trova una conferma anno su anno con la Lombardia e le sue 1.016.094 tonnellate (14%), seguita dal Lazio con 758.614 tonnellate risparmiate (10,5%). Chiudono la top 5 la Sicilia, che registra 657.992 tonnellate di CO2 risparmiate (9,1%) e il Veneto con 612.374 tonnellate (8,4%).

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