Sinner, l’anti-personaggio a Wimbledon: “La fama non conta”
(Adnkronos) – "Spero che la gente non mi veda solo attraverso i miei risultati sportivi, ma anche per quello che trasmetto come persona". Jannik Sinner, numero 1 del tennis mondiale, si confessa così al quotidiano francese L'Equipe prima del torneo di Wimbledon. Sull'erba dei Championships, il 22enne azzurro va a caccia del quinto titolo del 2024 e del secondo successo in uno Slam. Per l'altoatesino, il 2024 è un anno d'oro con la consacrazione definitiva. "Essere conosciuto solo per essere conosciuto non mi interessa. Mi piace essere una fonte di ispirazione, spingere sempre più bambini a prendere in mano una racchetta e giocare. Più bambini giocano, meglio sarà per il futuro del tennis italiano", dice. "In allenamento cerco il più eseguire di eseguire colpi che producano un bel suono -sottolinea il 22enne altoatesino-. Per me parte tutto da lì. Serve che il suono sia pieno, non mi piace quando la palla gratta. Poi in partita serve scegliere il colpo giusto al momento giusto, ma in allenamento l'obiettivo è avere buone sensazioni. E per me le buone sensazioni cominciano dal suono". Il campione dell'Australian Open parla poi della sua passione per il kart. "Mi piace l'adrenalina, il controllo che hai sul kart, la gestione delle traiettorie. Tutto dipende da te. Poi adoro la competizione, andare in pista con gli amici e provare ad essere più veloce di loro è piacere puro". Sinner ribadisce anche di non amare particolarmente i social. "Non rappresentano la vita reale. Domani posso postare una mia foto con un grande sorriso, ma nel momento stesso in cui la pubblico sto male, soltanto che questo particolare sfugge a chi guarda il post. Tutto quello che penseranno gli altri è che sono sempre felice, il che è ovviamente sbagliato. Sinceramente, preferisco vivere senza i social. Non ho bisogno di leggere ciò che le persone scrivono su di me, non ci penso e amo la mia vita senza di essi, come la vivo in questo momento". "Se alla gente piace il mio modo di essere, bene. Altrimenti, va bene lo stesso. Ovviamente è diverso se nel mio ambiente mi dicono che questo o quello non va bene. Ma non cambierò per estranei che mi criticano", conclude il numero uno del mondo. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)