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Ucraina: Habeck, ‘Putin credeva che Europa fosse debole, ma si è sbagliato’

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Berlino, 24 nov. (Adnkronos) – “Putin pensava che l’Europa fosse debole, che la democrazia liberale fosse il sistema più debole. Ha sbagliato tutto, ha sottovalutato l’unità dell’Occidente nel sostenere l’Ucraina e ha sottovalutato il coraggio degli ucraini. Noi stiamo prendendo coscienza che in Europa abbiamo un potere e una forza enormi, che possiamo fare la differenza e non permettere ai dittatori di prendersi dei Paesi”. Così, il ministro dell’Economia e vicecancelliere tedesco Robert Habeck al corriere della Sera.

“La guerra russa contro l’Ucraina mostra che la globalizzazione è cambiata – spiega Habeck – È finita la fase in cui molti pensavano che i mercati comandassero e la politica dovesse starne fuori. Anche prima era un’idea sbagliata. Quando si tratta di energia, commercio, infrastrutture, non esistono decisioni impolitiche. Ora l’Europa deve riunire le proprie forze o ci perderemo tra le superpotenze di Cina e Stati Uniti. Sull’energia abbiamo reagito rapidamente. Guardiamo alle diverse fasi della guerra: all’inizio abbiamo concordato di sostenere l’Ucraina, di fornire armi e sanzionare la Russia. In quel momento il gas continuava ad arrivare da Mosca, poi in estate la situazione è cambiata e ci siamo concentrati sulle forniture di energia e sull’aumento dei prezzi”.

La Germania sta bloccando una soluzione europea opponendosi a un tetto al prezzo? “Non stiamo bloccando – risponde il ministro – I governi dell’Unione hanno deciso a Praga un tetto flessibile, dinamico e intelligente che scatti nelle fasi di prezzi eccessivi. Ma se si tratta di introdurre un tetto di prezzo fisso nel mercato sono scettico, perché sarebbe o troppo alto o troppo basso. Sul gas in agosto abbiamo avuto prezzi di 350 euro per megawattora. Quale sarebbe stato allora il giusto tetto? 200, 180, 150? Ora i prezzi sono scesi e potremmo addirittura scendere sotto i 100 euro. Quale sarebbe ora il tetto adeguato? La soluzione migliore che abbiamo trovato è una piattaforma comune per l’acquisto del gas. Le grandi compagnie dell’energia dovrebbero usare il loro potere di mercato in Europa per far scendere i prezzi, non per competere fra loro con offerte al rialzo”.

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