Ucraina: ministro russo, ‘100mila informatici hanno lasciato la Russia’

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Mosca, 20 dic. (Adnkronos/Dpa) – Circa 100.000 specialisti informatici russi hanno lasciato il Paese dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina. Lo ha detto il ministro russo per la Digitalizzazione Maxut Shadayev. “In effetti – ha affermato in un’audizione parlamentare – fino al 10% dei dipendenti delle aziende informatiche ha lasciato il Paese e non è più tornato”.

L’80% di queste persone è tuttora impiegato presso aziende russe, ha affermato il ministro, aggiungendo di essere contrario a vietare che lavorino in sedi diverse da quelle attuali. Una prima ondata di emigrazione si è verificata poco dopo l’inizio della guerra, a febbraio; una seconda, dopo l’ordine di una parziale mobilitazione delle truppe di riserva.

L’Ue non ha permesso alla maggior parte dei russi in fuga di entrare nel suo territorio, quindi molti hanno cercato rifugio nelle vicine repubbliche ex sovietiche. Il governo e il parlamento stanno ora discutendo una legge che vieterebbe agli espatriati di continuare a lavorare per aziende russe. Il governo di Mosca ritiene che ciò impedirà a possibili obiettori di coscienza di andare all’estero. Le discussioni attualmente ruotano attorno a quali settori dovrebbero essere esentati dal divieto.

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