Ue, Donazzan (Fdi): “Competenze e relazioni possono diventare occasione per metodo lavoro”
(Adnkronos) – “Fratelli d'Italia si è dichiarato partito produttivista. Io sono la responsabile per Fratelli d'Italia del Dipartimento Nazionale Imprese e Mondi Produttivi. Dopo 19 anni in qualità di assessore al lavoro, che ha gestito tutte le crisi e le trasformazioni aziendali di questo territorio, tra i maggiori per capacità attrattiva, penso che competenze e relazioni possano diventare l'occasione per un nuovo metodo di lavoro, come è stato chiesto dal presidente Destro, ma dalla Confindustria oggi”. Con queste dichiarazioni, Elena Donazzan, assessore all’Istruzione della Regione Veneto – Fratelli d’Italia, è intervenuta in occasione dell’incontro degli imprenditori nordestini con i candidati al Parlamento Europeo della circoscrizione nord-orientale (Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Veneto), presso il Four Point by Sheraton di Padova, al fine di aprire un confronto diretto sulle proposte del position paper “Fabbrica Europa”, il documento di Confindustria che raccoglie il risultato di un capillare esercizio di consultazione tra gli imprenditori associati di tutti i settori e i territori italiani finalizzato a costruire una forte politica industriale europea, basata sulle tre sostenibilità (ambientale, sociale ed economica) e supportata da un adeguato livello di investimenti. “Un metodo di lavoro che si posi sulla valutazione dell'impatto che le politiche europee generano. Oggi è stata una accusa vera di una iper regolamentazione, senza tenere conto di che cosa accade realmente quando delle direttive impattano sui territori. Oggi abbiamo bisogno di più Italia in Europa, il governo Meloni sta facendo proprio questo e Fratelli d'Italia, in qualità di responsabile nazionale del Dipartimento, ha molto a cuore l’ascolto verso le imprese italiane e il fatto che le direttive impattino nel miglior modo possibile sul sistema produttivo italiano. Fare il bene dell'Italia vuol dire anche fare il bene dell'Europa”, conclude. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)