Usa, Fbi nel resort di Trump in Florida: portati via documenti
Washington, 9 ago. (Adnkronos) – L’Fbi ha eseguito un mandato di perquisizione presso il resort di Donald Trump a Mar-a-Lago, in Florida, e portato via scatole piene di documenti. Gli agenti hanno mostrato un mandato di perquisizione al giudice nell’ambito di un’indagine sul trattamento dei documenti presidenziali, compresi alcuni riservati, che Trump avrebbe potuto conservare nella sua casa in Florida, come riporta la Cnn citando tre fonti ben informare. Secondo il Guardian si tratterebbe di una nuova probabile causa di violazione della legge federale sulla gestione dei documenti della Casa Bianca da parte di Trump.
L’ex presidente ha confermato che gli agenti dell’Fbi erano entrati a Mar-a-Lago, dicendo che “hanno persino fatto irruzione nella mia cassaforte”. La Cnn spiega che l’ex inquilino della Casa Bianca si trovava alla Trump Tower di New York quando il mandato di perquisizione è stato eseguito in Florida. “La mia bella casa, Mar-A-Lago a Palm Beach, in Florida, è attualmente sotto assedio, perquisita e occupata da un folto gruppo di agenti dell’Fbi”, ha detto Trump.
Il Dipartimento di Giustizia ha due indagini in atto rispetto all’ex presidente, una sul tentativo di ribaltare il risultato delle elezioni presidenziali del 2020 e del 6 gennaio 2021, e l’altra sul trattamento di documenti riservati. Secondo la Cnn la perquisizione dell’Fbi si è concentrata negli alloggi personali di Trump e negli uffici.
Il figlio di Trump, Eric, ha detto a Fox News che “lo scopo del raid, da quello che hanno detto, era confermare se Donald Trump avesse o meno documenti che si crede siano in suo possesso”. Christina Bobb, l’avvocato di Trump, ha affermato che l’Fbi ha sequestrato alcuni documenti. “Il presidente Trump e il suo team legale hanno collaborato con i funzionari dell’Fbi e del Dipartimento di Giustizia in ogni fase del processo. L’Fbi ha condotto un raid senza preavviso e sequestrato documenti”, ha detto Bobb.