ULTIMA ORA:
Post title marquee scroll
Meloni riporta Sala a casa, ora riflettori su Abedini e "massima prudenza"-Cartelle esattoriali, pagarle a rate in 7 anni ora si può: ecco come fare-Ucraina, Zelensky e Biden a Roma: la Svizzera si offre di mediare-Meloni oggi la conferenza stampa annuale, poi il Consiglio dei ministri-Cecilia Sala libera, Prodi: "Sembra un evento solitario di Meloni"-Addio al 'Ragno Nero', è morto Fabio Cudicini: l'ex portiere di Milan e Roma aveva 89 anni-Bentancur, allarme in Tottenham-Liverpool: crolla a terra da solo-Bari, neonato morto in culla termica. L'autopsia: "Ucciso dal freddo"-Bonolis dice addio a Lucio Presta, su Instagram il post criptico di Sonia Bruganelli-Roma, firmata l'ordinanza per le zone rosse: sono Termini, Esquilino e Tuscolano-Neurostimolatore midollare fa tornare a camminare due pazienti, è la prima volta-Biden e la vittoria di Trump: "Presuntuoso dirlo, ma penso che l'avrei battuto"-Australian Open, da Fonseca a Draper: tutte le possibili sorprese-Roddick contro Kyrgios: "Tanto talento ma passa tempo a twittare contro Sinner"-Fnopi: "Da Istat il codice Ateco per le professioni infermieristiche"-West Ham, esonerato Lopetegui: Potter in pole, poi Allegri e De Rossi-Grande Fratello torna stasera 8 gennaio: tutte le anticipazioni-Alitalia, firmato accordo proroga Cigs al 31 ottobre 2025 e revocati i licenziamenti collettivi-Vermiglio, da stasera in prima tv il film scelto dall'Italia per gli Oscar-Gas, Buck (Ahk Italien): "Bene Pichetto, Italia e Germania motori manifatturieri, agire su energia"

Valentine Debord: “Su automotive ritardo di dieci anni, Stellantis investa in ricerca e sviluppo”

Condividi questo articolo:

(Adnkronos) – La crisi che sta subendo il settore dell’automotive a livello europeo, soprattutto la Germania, è dettata dal fatto che “si producono grandi auto che però non corrispondono alla domanda di mercato”.  La sfida per i gruppi come Stellantis o Renault è quella di mantenere in Europa lo sviluppo e la ricerca sulla tecnologia per l’elettrico e le batterie in modo “da non dover solo importare quanto prodotto dalla Cina”.  Un problema di “consumi e acquisti” dettato anche da “un ritardo rispetto ai suoi concorrenti asiatici di dieci anni che dobbiamo recuperare aiutando i settori della ricerca e dello sviluppo a essere più uniti” dice all’Adnkronos la vicepresidente della regione del Grand Est, Valerie Debord. Il Grand Est francese è una delle 36 Regioni facente parte dell’Automotive Regions Alliance, insieme a 9 regioni italiane (Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Toscana, Abruzzo, Molise, Basilicata, Veneto e Umbria); alle quali si aggiungono altre 26 regioni europee dei più importanti Paesi del continente, fra cui Germania, Spagna e Francia. Insieme questi territori alimentano un pil pari a 5.000 miliardi di euro (superiore dell’8,7% rispetto alla media europea), il 34% del prodotto interno lordo europeo, oltre a rappresentare complessivamente 134 milioni di cittadini europei.   Questo potrebbe far sì che i prezzi diventino più bassi. Dalla Cina arrivano prodotti che non rimpiazzano quanto realizzato, ad esempio, dalla Germania, ma altri modelli che “ci fanno una forte concorrenza”. L'industria automotive è fondamentale per la prosperità dell'Europa. Il settore automobilistico dà lavoro direttamente e indirettamente a 13,8 milioni di persone, il 6,1% dell'occupazione totale dell'Unione. 2,6 milioni di persone lavorano nella produzione diretta di veicoli a motore, pari all'8,5% dell'occupazione dell'Unione nel settore manifatturiero. Inoltre, l’Unione Europea è tra i maggiori produttori mondiali di autoveicoli e il settore rappresenta il maggior investitore privato in ricerca e sviluppo. . Tra fine del 2022 e fine del 2023, il numero di autovetture elettriche a batteria è aumentato del 49% e sta per raggiungere i 4,5 milioni di veicoli. Nonostante l’aumento registrato negli ultimi anni, le autovetture alimentate con carburanti alternativi o a batteria rappresentano solo una minoranza delle nuove immatricolazioni di autovetture nell'Ue nel 2023, ancora dietro a quelle a benzina e diesel (comprese le ibride). Ciò si riflette nella quota di autovetture alimentate da carburanti alternativi tra le autovetture di nuova immatricolazione, che nella maggior parte dei Paesi è ancora inferiore al 20%. Nel 2023 il numero di autovetture elettriche a batteria nei Paesi dell'Unione ha superato 4,4 milioni, con un incremento di circa 89 volte rispetto al 2013 e di 12 volte rispetto al 2018. I tassi di incremento più elevati sono stati registrati tra il 2019 e il 2020 (85,2%) e tra il 2020 e il 2021 (77,5%).  Valerie Debord non lascia spazio a dubbi: “Abbiamo dieci anni di ritardo e dobbiamo recuperarli”. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Questo articolo è stato letto 1 volte.

adnkronos, ultimora

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net