Vaticano: Boschi, ‘essere all’altezza del giudice Livatino, questa è nostra sfida’

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Roma, 22 dic. (Adnkronos) – “Il giudice Rosario Livatino fu ucciso a 38 anni per mano della Mafia. Da sottosegretaria alla presidenza del consiglio ho avuto l’onore di presenziare alla cerimonia ad Agrigento per la intitolazione della ‘stanza della memoria’ in ricordo del giudice Rosario Livatino a Palazzo Filippini e poter visitare l’ufficio nel quale lavorava”. Lo scrive Maria Elena Boschi su Fb.

“È stato ricordato come un uomo pieno di onore e senza paura. Io non lo so se non avesse paura. Di certo ha avuto il coraggio di anteporre il proprio impegno per le istituzioni alle preoccupazioni per la propria vita. Lo ha fatto in modo semplice, facendo il suo dovere: applicare le leggi e cercare la verità. Un uomo con un profondo senso dello Stato, capace di vivere nel pieno rispetto dei valori della Costituzione, un uomo laico nel suo ruolo di magistrato. E nel contempo un uomo profondamente religioso, che ha saputo coniugare Fede e laicità. Moralità e competenza professionale. Tutto il suo lavoro era nelle mani di Dio, Sub Tutela Dei. La sua fede, però, non è mai andata a scapito della considerazione che aveva per la laicità delle istituzioni. Quando fu ucciso Livatino ero ancora una bambina, ma ho avuto modo di conoscere, riconoscere e apprezzare il suo valore. Tre anni fa ebbi l’onore di andare ad Agrigento a inaugurare la “Casa della Memoria”, e la stanza dove il giudice Rosario Livatino ha lavorato, dove ha svolto la sua attività con competenza, con coraggio e con dedizione estrema”.

“Ed è proprio al dovere della memoria che oggi il Santo Padre ci richiama, con l’annuncio che Rosario Livatino sarà proclamato Santo. Noi possiamo onorare la memoria di Livatino, ogni giorno, con la nostra attività. “Non vi sarà chiesto”, disse una volta, “se siete stati credenti, ma se siete stati credibili”. Un insegnamento che dovrebbe guidare tutti noi, in particolare chi ha il grande onore di svolgere un ruolo per la comunità, per la collettività. Questa è la sfida da portare avanti: essere all’altezza della sua storia, della sua rettitudine, del suo impegno”.

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