Biodiesel dall’olio esausto. Il caso della Liguria
Il riciclo dell’olio esausto da cucina elimina l’inquinamento e dà vita a biodiesel e glicerina. L’esempio della Liguria e le potenzialità dell’Italia
Anche l’olio esausto può esser riciclato e dar vista a cose nuove, come il biodiesel. Ne è l’esempio il caso della Liguria, dove, tra Genova e Savona, sono stati raccolti, in 3 anni, 17.338 chilogrammi d’olio vegetale trasformati in biodiesel o glicerina, grazie a ‘Riciclolio’, il progetto europeo per incentivare il recupero dell’olio da cucina.
L’ottimo risultato, presentato dai responsabili Luca Zane e Barbara Cirulli, è stato raggiunto anche grazie alla partecipazione a ‘Riciclolio’ di 35 scuole e all’apertura al pubblico di ben 23 postazioni dedite alla raccolta dell’olio da cucina.
Basta, quindi, dare uno sguardo ai risultati per capire le potenzialità, in Italia, del riciclo dell’olio. Nel Bel Paese si producono 160 mila tonnellate di olio vegetale esausto da utenze domestiche, la maggior parte viene buttata negli scarichi idrici inquinando e sprecando una risorsa importante: da un litro di olio esausto di frittura si può produrre circa un chilo di biodiesel, oltre alla glicerina.