Ricaricare l’ambiente: nel 2012 recuperati quasi 10 milioni di pile

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I dati di Hera: in un anno avviate a recupero in tutto il territorio servito 246 tonnellate di pile esauste e 869 di batterie di auto e moto. Contengono metalli preziosi e inquinanti, il riciclo e’ fondamentale

Nell’anno che si è appena concluso la raccolta differenziata ha permesso a Hera di avviare a recupero 246 tonnellate di pile. Considerando un peso medio di 25 grammi, si parla dunque di 9,8 milioni pile, quelle che quotidianamente sono usate per piccoli elettrodomestici, lettori mp3 o macchine fotografiche. 

Una quantità notevole, in linea con quella del 2011, che sottolinea come la coscienza ambientale e la sensibilità dei cittadini si stia sviluppando sempre di più. La raccolta delle pile, infatti, presuppone un passo in più anche rispetto alla normale raccolta differenziata da fare a casa: per poter essere recuperate, vanno raccolte presso le stazioni ecologiche che Hera ha sul territorio e in vari punti di raccolta come i bidoncini per le pile nei pressi di grandi catene commerciali di elettronica o le tabaccherie. Inoltre, per incentivare comportamenti virtuosi in questo campo, Hera mette in campo, nelle varie province, anche progetti nelle scuole mirati alla raccolta delle pile. 

La raccolta di batterie esauste come quelle di automobili o motocicli, invece, è stata nel 2012 pari a 869 tonnellate. Un dato leggermente in calo rispetto all’anno precedente (951 tonnellate), da leggere anche nel quadro generale di crisi economica del settore auto. Ma ci sono territori in cui il segno più non è mancato. Come nella provincia di Ravenna, dove la raccolta segna un +16% (da 130 tonnellate a 151). La città più ‘riciclona’, per le batterie, è Modena, capitale della motor valley: nel 2012 Hera ne ha recuperate 198 tonnellate.

Nel bolognese la multiutility ha raccolto l’anno scorso 66 tonnellate di pile usate, un 10% in più rispetto all’anno scorso. Un andamento in crescita da almeno 6 anni: dal 2007, infatti, il recupero delle pile ha avuto un balzo di circa il 27%.

Per le batterie, invece, alle stazioni ecologiche Hera le tonnellate recuperate sono state 154. (com) 

Pile e batterie, così come i RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche) contengono vari metalli come cadmio, zinco, piombo, nichel, rame e mercurio. Oltre a essere preziosi e riutilizzabili in molti altri modi, se vengono abbandonati o smaltiti in maniera non corretta, sono altamente inquinanti e pericolosi. Devono essere trattati in maniera specifica, secondo una direttiva Ue che, inoltre, rende obbligatorio il loro smaltimento. Hera, che si occupa della raccolta, affida poi batterie e pile a consorzi specializzati che si occupano del recupero e di una gestione virtuosa del ciclo di vita di questi rifiuti.

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