Abati Group, tra sostenibilità e innovazione +28% fatturato

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Roma, 18 mag. (Labitalia) – Abati Group, con sede a Bergamo, continua a crescere e chiude il primo trimestre del 2021 con un +28% e ricavi per 3 milioni di euro. Un trend che conferma quello del 2020, al termine del quale la crescita era stata pari al +21% con oltre 9 milioni di fatturato. Ad oggi sono 40 i dipendenti e un centinaio i collaboratori che lavorano nelle due aziende del gruppo, Abafil e Tecnofilati, entrambe specializzate nella creazione e lavorazione di filati innovativi e abbigliamento per diversi settori come medicale, chimico, painting, home living, fashion, militare, wellness e sport. Questi risultati ottenuti in periodo storico ed economico di profonda incertezza rappresentano un segnale positivo per una realtà italiana che produce ogni anno oltre 75 milioni di chilometri di filo, pari a circa 1,800 giri intorno al mondo.

“Ricerca e innovazione – spiega Andrea Abati – sono i due perni su cui poggia il lavoro portato avanti da Abati Group da oltre 40 anni: siamo consapevoli di come anche il settore tessile necessiti di soluzioni capaci di produrre dei filati che vadano ad impattare positivamente e quotidianamente sul benessere dell’uomo. In questo senso, vogliamo continuare ad essere una delle eccellenze del made in Italy nel settore dei filati, continuando a sviluppare prodotti sempre più innovativi e performanti”.

Fondata alla fine degli anni ’70 Abafil, la prima azienda del gruppo, fin da subito si è specializzata nella lavorazione dei filati discontinui che spaziano dalla tessitura per arredamento all’abbigliamento. Da sempre attenta alla ricerca e allo sviluppo di filati tecnici innovativi, oggi l’attenzione dell’azienda si sta rivolgendo verso la realizzazione di prodotti a basso impatto ambientale. Educare i brand a una produzione più sostenibile, significa anche prestare attenzione ai dettagli che possono fare la differenza, soprattutto per l’ambiente. Ed è in questa direzione che si sta muovendo da tempo Abafil, realizzando due tipi di filati, rispettivamente cotone open end e poliestere ring pettinato, entrambi 100% riciclati e certificati Grs (Global Recycle Standard), una certificazione promossa da Textile Exchange, una delle più importanti organizzazioni non-profit internazionali per lo sviluppo responsabile e sostenibile nel settore tessile.

I filati Abafil rendono più sostenibili i dettagli dei singoli capi di abbigliamento. Il cotone, tra le sue varie applicazioni, viene richiesto per realizzare i fili dei cartellini pendenti degli abiti e va a sostituire il cordonetto di plastica ancora oggi presente, ad esempio, sui capi di molti brand di fast fashion, oppure per la produzione di tessuti per arredamento e abbigliamento. Il poliestere riciclato certificato Grs invece viene adottato, ad esempio, come filato per la produzione di nastri per diverse applicazioni come, ad esempio, le chiusure lampo ma anche per arredamento o abbigliamento. “L’approccio a una moda sostenibile si declina anche attraverso piccole attenzioni nella realizzazione e confezionamento del capo, che contribuiscono a combattere la produzione di plastica e consentono di lavorare con materie prime riciclate”, sottolinea Alberto Abati, Ceo di Abafil. La scelta di adottare materie riciclate rappresenta un primo passo da parte dell’industria della moda, che produce l’8-10% delle emissioni globali di CO2. È in quest’ottica che molte aziende di moda si stanno rivolgendo ad Abati Group al fine di dare maggior valore aggiunto ai propri prodotti.

Sorella hi-tech di Abafil, nata nel 1995, Tecnofilati si è specializzata nella ricerca e sviluppo di una tecnologia applicata ai filati. Un lavoro portato avanti anche grazie a diverse collaborazioni con le più importanti università internazionali, per svolgere test ed esperimenti. Gli anni di ricerca di Tecnofilati hanno portato alla nascita del brand Resistex, che ha saputo distinguersi per la realizzazione di un’intera gamma di filati tecnologici, in grado di soddisfare esigenze sempre più trasversali. Da questa continua ricerca sono nati così i cosiddetti tecnofilati.

Il Copper è un filato ad alto contenuto tecnologico ottenuto dall’unione di fibre naturali o artificiali con rame puro, utilizzato soprattutto per la sua ottima termo-conduzione, per l’azione antibatterica e per le sue proprietà benefiche per il corpo umano quali quelle antiossidanti. Il Silver, invece, come indica il nome, è uno speciale filato ottenuto dall’argento noto fin dall’antichità per le sue proprietà curative. Silver nasce dalla lavorazione di fibre naturali come il cotone, oppure sintetiche, come le microfibre di nylon o polipropilene, con uno strato di circa 0,5 micron di argento puro al 99,9%. Il risultato è un filato utilizzato in particolar modo nel campo medico grazie alla sua efficace azione anti batterica.

È invece in grado di proteggere dai raggi Uva e Uvb il Bioceramic, una fibra in poliestere legata a cristalli bio-ceramici, che si basa sulla lavorazione di quattro minerali quali biossido di titanio, biossido di silicio, ossido di alluminio, biossido di zinco. Il risultato è un tecnofilato in grado di assorbire e riflettere il calore del corpo umano, permettendo una forma avanzata di foto-trattamento. Infine, il Carbon, un filato ottenuto dall’unione di fibre tessili con un filamento continuo di materiale conduttivo a base di carbonio attivo pensato per migliorare le performance sportive. Merito delle proprietà delle fibre che alleviano la fatica e aumentano l’energia. La riduzione del fabbisogno di ossigeno, dei battiti cardiaci e dell’acido lattico sono solo alcuni dei benefici tangibili ottenuti dall’uso di questo tecnofilato.

I filati Resistex sviluppati da Tecnofilati rappresentano il perfetto esempio di come la tecnologia possa creare un forte impatto positivo anche in un settore apparentemente tradizionale come quello dei filati. In tal senso, Abati Group sta riuscendo ad intercettare l’attenzione e le esigenze di diversi brand di moda alla ricerca di soluzioni innovative e filati maggiormente performanti in grado allo stesso tempo di apportare concreti benefici al corpo umano.

Il 2021 continuerà ad essere incentrato sulla ricerca e sull’innovazione per entrambe le aziende di Abati Group. Abafil in previsione della stagione estiva sta per lanciare un filato composto da cotone riciclato certificato Grs capace di riprodurre in modo speculare l’effetto lino. Tecnofilati, invece, sta proseguendo il suo lavoro di ricerca sul Grafene, il prossimo tecnofilato ad essere lanciato sul mercato. Il Grafene presenta una resistenza meccanica 200 volte maggiore dell’acciaio, la sua conduttività elettrica è il 60% più alta di quella dell’alluminio e la conduttività termica è migliore di quella del diamante. Il Grafene, inoltre, è impermeabile a molti più liquidi di quelli di normali filati tecnici e sportivi. Un filato ideato soprattutto per supportare al meglio le performance sportive degli atleti, aiutandoli a spingersi al massimo nelle loro prestazioni agonistiche che in fase di allenamento.

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