Fase 3: Livolsi, ‘nuova visione economia con emergenza e Next generation Eu’

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Bergamo, 5 ott. (Labitalia) – Il 9 e 10 ottobre si terrà il congresso della Fondazione Dc di Gianfranco Rotondi a Saint Vincent, intitolato ‘Laudato sì: la politica cristiana dal bianco al verde’, con riferimento a ‘Laudato sì’, enciclica del Papa del 2015, attesi Giuseppe Conte e Silvio Berlusconi e il 18 ottobre si svolgerà a Bergamo il convegno della ‘Fondazione Centesimus Annus Pro Pontefice’, presieduta da Anna Maria Tarantola. In entrambi i casi si parlerà anche della nuova enciclica che Francesco ha firmato ad Assisi sabato scorso 3 ottobre e diffusa ieri 4 ottobre: ‘Fratelli tutti’. A fare il punto con Adnkronos/Labitalia Ubaldo Livolsi, che interverrà a entrambi gli appuntamenti: economista cattolico, già ceo di Fininvest, colui che condusse la quotazione in borsa di Mediaset e Mediolanum, oggi presidente della società Livolsi & Partners.

“L’emergenza sanitaria – dice Livolsi – e i miliardi di Next generation Eu che Bruxelles ha destinato all’Italia, impongono una visione nuova dell’economia. Francesco ci dà un’indicazione chiara. Già l’enciclica Laudato sì, del 2015, la seconda del Papa, non era solo incentrata sui temi ambientali, ma anche sociali. Suggeriva un approccio rivoluzionario, la necessità di approfondire i grandi temi dell’economia mondiale: come coniugare la domanda di lavoro e crescita che viene dai Paesi più poveri preservando ciò che ci è stato donato con una staffetta sostenibile nei confronti delle generazioni future”.

“Parliamo – ricorda – della cosiddetta economia circolare, un concetto di cui parla spesso l’ex presidente della Bce, Mario Draghi. Tutto ciò purtroppo per ora non si sta realizzando perché le diseguaglianze sono in crescita”.

“La nuova enciclica ‘Fratelli tutti’ – spiega – firmata da Francesco il 3 ottobre ad Assisi indica la necessità di condivisione di un modello di sviluppo che sappia coniugare aspetti economici, ambientali e sociali. Mi sembra naturale che tale visione sia perseguita in particolare dall’Unione europea. Non dimentichiamo che il piano di salvataggio europeo si chiama precisamente Next generation Eu, più che il più utilizzato recovery fund. Nello stesso titolo Next generation Eu c’è l’idea del passaggio generazionale. Infatti uno degli obiettivi primari della amministrazione Ue, come ricordato più volte dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen, auspica un ‘green new deal’ (patto verde), per fare dell’Europa il primo Continente a impatto climatico zero, ma anche più equità e una maggiore diffusione del digitale. E’ la stessa sfida che Francesco pone in modo diverso. La pandemia ha ingigantito tante divisioni, come quella tra giovani e anziani, tra Nord e Sud, e ne ha indotte altre, come tra chi lavora sul posto e chi da casa via remoto”.

“Il governo Conte – afferma Livolsi – ha come noto molte sintonie con Bruxelles e mi pare che non possa che condividere il messaggio di Francesco. Il nostro esecutivo sa che è necessario scommettere nell’economia circolare investendo in settori come l’ambiente, la sanità, la digitalizzazione, le infrastrutture. Non è ancora ben chiaro però come voglia inquadrare tutto ciò in una visione organica e a tutto tondo con progetti che dovranno essere approvati da Bruxelles”.

Il rischio “è che si trascuri un tema a me caro, come quello del capitale delle aziende, che è indebolito dalla crisi e mette le aziende italiane nella condizione di non poter investire ed essere oggetto di scalate dall’estero. La sfida è difendere i nostri gioielli industriali non rinunciando alla logica di mercato ed evitando eccessiva presenza dello Stato nella governance a discapito di manager capaci e indipendenti”.

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