Verizon Business, impatto Covid19 ha cambiato limiti di tempo e spazio
Roma, 2 ott. (Labitalia) – L’attuale pandemia globale ha messo il benessere dei dipendenti sotto la lente d’ingrandimento, poiché molte aziende hanno dovuto scegliere il remote working pur senza essere abituate a modalità di lavoro. Hanno dovuto creare rapidamente nuovi spazi di lavoro digitali in cui i dipendenti che operavano da remoto avessero gli strumenti giusti per comunicare e collaborare, ma dove si sentissero anche supportati per mantenere la produttività.
Una nuova ricerca di Verizon Business, ‘Recreating Work as a Blend of Virtual and Physical Experiences’, analizza l’impatto del recente aumento del lavoro a distanza e prende in esame le aree chiave su cui i leader aziendali dovrebbero concentrarsi per sostenere le loro organizzazioni nel processo di adattamento ai nuovi modi di lavorare. La ricerca, realizzata in collaborazione con Harvard Business Review Analytic Services, si basa sul contributo di 1.080 leader aziendali globali ed è stata condotta a maggio 2020.
“La pandemia globale ha accelerato il passaggio a un ambiente di lavoro digitale e i leader aziendali devono utilizzare le lezioni del presente per preparare le loro organizzazioni al futuro”, commenta Sampath Sowmyanarayan, president of Global Enterprise, Verizon Business. “Vedere come hanno funzionato la loro rete, i loro standard di sicurezza e i sistemi di collaborazione utilizzati dai dipendenti durante la pandemia – spiega – dovrebbe indicare il percorso da seguire. Agendo ora, possono raccogliere le esigenze di dipendenti e clienti e creare una base comune in tutta l’organizzazione mentre si adeguano alla nuova normalità”.
L’86% delle aziende intervistate vede in futuro lo spazio di lavoro digitale coesistere con quello fisico e il 78% prevede di aumentare il lavoro da remoto. Questo incremento non significa che in futuro tutti lavoreranno da casa. Piuttosto, le organizzazioni potranno decidere quali mansioni richiedano una presenza fisica, quali risorse siano necessarie in ufficio e in che modo l’azienda possa migliorare efficienza e produttività attraverso il lavoro virtuale.
Questa nuova impostazione è il risultato di esperienze di successo ottenute durante il periodo iniziale della pandemia. Il 61% dei dirigenti aziendali ha riferito che la qualità del lavoro a distanza è stata pari a quella svolta in ufficio. Nello stesso periodo, sono emersi anche i vantaggi del remote working, con il 52% dei manager che ha riscontrato una migliore collaborazione, il 57% un aumento dell’agilità aziendale e il 44% un incremento della produttività.
Molte aziende hanno beneficiato dell’uso di tecnologie di collaborazione per mantenere i livelli produttività, quali tool di videoconferenza (98%), altri strumenti come quelli per la condivisione di file (97%), la messaggistica istantanea/chat (95%), altri metodi di collaborazione (ad esempio, Slack o Teams – 88%) e la collaboration in cloud (85%). Inoltre, è risultato fondamentale l’uso della formazione interattiva online per mantenere i dipendenti coinvolti nel proprio sviluppo personale (85%).
Inoltre, il rapporto evidenzia che, rispetto alle altre, le aziende che hanno una seria strategia per implementare lo spazio di lavoro digitale hanno sempre maggiori probabilità di ottenere ritorni più elevati sugli investimenti. Ad esempio, il 52% di queste organizzazioni ha registrato un aumento della produttività, rispetto al 40% di quelle che non hanno una strategia su questo tema. Per ottenere questi risultati, le aziende devono andare oltre una semplice politica di lavoro da remoto e definire lo scopo e gli obiettivi del programma, l’approccio da adottare e i parametri per misurarne i risultati. L’uso della tecnologia è un elemento chiave che fa la differenza.
In quest’ottica, il potenziale dello standard 5G viene percepito come un andare oltre rispetto ai miglioramenti operativi di base, in quanto in grado di determinare cambiamenti più sostanziali: un quinto degli intervistati ha affermato che il 5G consentirà loro di svolgere il proprio lavoro come mai prima d’ora, mentre il 28% ritiene che permetterà di esplorare nuovi modelli di business, aggiungendo più valore alla propria offerta commerciale. Il 41% si aspetta che il 5G diventi una realtà per la propria organizzazione entro due anni, aprendo la porta ad applicazioni che impiegano video di qualità superiore/bassa latenza e realtà aumentata o virtuale (AR/VR).
Non sorprende che la security venga identificata come una potenziale barriera che potrebbe rallentare lo slancio del lavoro digitale (35%). Tuttavia, l’86% degli intervistati ha sottolineato l’importanza di affrontare il tema della sicurezza dei dati per ottenere il massimo valore dai propri investimenti digitali. Il rapporto si concentra, quindi, su tre aree chiave fondamentali per massimizzare le strategie di lavoro digitale nel prossimo futuro.
-Lavorare in modo più smart: l’emergenza Covid-19 ha imposto un uso diffuso di videoconferenze e web conferencing. Le organizzazioni più smart stanno migliorando l’efficienza delle loro piattaforme di conferencing integrandole con strumenti di collaboration che permettono la condivisione di documenti, il white boarding e l’aggiunta di note, per consentire ai dipendenti di collaborare da remoto in tempo reale, dedicare meno tempo alle riunioni e trasformare le discussioni in incarichi.
-Dare priorità alla semplicità e all’integrazione: per garantire un ambiente di lavoro digitale coeso e produttivo, gli strumenti dovrebbero essere facili da usare e integrarsi perfettamente con gli altri tool di collaborazione e produttività in uso in ufficio. Ciò permette ai dipendenti un’esperienza d’uso simile a quella di un’app per tutti gli strumenti che impiegati sul luogo di lavoro.
-Mantenere la sicurezza al primo posto: esistono potenziali lacune di sicurezza su pc, dispositivi, reti domestiche e app utilizzate dai dipendenti, che rappresentano una minaccia crescente con il passaggio al lavoro da remoto. La sicurezza di livello enterprise consente alle aziende di identificare e proteggersi dalle frodi, garantendo che le chiamate e le riunioni private rimangano tali. Le organizzazioni dovrebbero anche prendere in considerazione di implementare la formazione in materia di security per i loro dipendenti, delle politiche di utilizzo accettabili che mitighino l’esposizione degli utenti alle minacce e nuove policy di sicurezza per il lavoro da remoto come, ad esempio, l’autenticazione a due fattori.
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