Vino, il veronese Matteo Finezzo è il ‘Miglior potatore della vite d’Italia’
(Adnkronos) – É il veronese Matteo Finezzo il miglior potatore della vite d’Italia. È lui il vincitore del 2° Festival italiano del Potatore, il contest ideato e organizzato da Simonit&Sirch Vine Master Pruners che ha visto gareggiare nei vigneti dell’Agricola San Felice di Castelnuovo Berardenga, nel Chianti Classico, un centinaio di concorrenti. Migliore squadra è stata i Largoni Boys, ovvero Marco Cecchetto, Nikolas Marson, Marco Gregoris dell’Azienda Giorgio Cecchetto di Motta di Livenza. Nella gara singola si sono classificati al secondo posto Matteo Vecchia di Bologna e al terzo Umberto Capraro di Valdobbiadene. Nella classifica delle squadre sono arrivati al secondo posto Giacomo Frizzera, Federico Huez e Radoslav Radosevic delle Cantine Ferrari di Trento e al terzo Emanuele Guolo, Michele Martinazzo e Giovanni Perin della Tenuta Castaldo di Cornuda (Tv). Sì è disputata una gara emozionante e giocata sul fil del rasoio, in cui i concorrenti si sono messi in gioco con perizia e passione. A giudicarli, la giuria composta da Marco Simonit, Pierpaolo Sirch, dai tecnici S&S Vine Master Pruners e dai giudici internazionali Rodrigo Soto (Az. Quintessa in California), Anna Jorgensen (Az. Cortes de Cima in Portogallo), Matt Strugnell (Az. Ridgeview in Uk) e Philippe Kuntzmann. La giornata è stata un’occasione di grande festa, che ha portato fra i filari dell’Agricola San Felice e nel suo antico borgo non solo potatori e addetti al lavoro, ma anche persone che amano la natura e sono interessate al 'saper fare' in campagna, appassionati del verde, famiglie. A dare ritmo, e voce, all’evento sono stati Francesco Quarna, DJ e vignaiolo, voce di Radio Deejay, appassionato di viticoltura e di enogastronomia, e Andrea Amadei, sommelier e gastronomo, autore radiofonico e televisivo, voce per Decanter Rai Radio2 e volto di 'E’ sempre Mezzogiorno' Rai 1. A regalare a tutti un’emozione profonda, la voce e la chitarra del cantautore Omar Pedrini che ha chiuso con alcuni suoi intensi brani il Festival. Se il clou del Festival è stata la combattuta e appassionante gara fra potatori e potatrici della vite, ad intrattenere il pubblico sono stati poi vari apprezzatissimi performers, come la Da Move con un’esibizione adrenalinica di freestyle e acrodunking basketball, gli Atleti Boscaioli con le loro spettacolari dimostrazioni di taglio con ascia, sega e motosega, Lorenzo Guslandi pluricampione iridato di pattinaggio in linea. Grande interesse hanno suscitato l’Atelier delle forbici tenuto dalla Felco (partner tecnico della manifestazione insieme a Avg Verdicchio Group) e lo stand del Main Sponsor Fine+Rare di Londra, che dal 1994 è leader nell’acquisto, nella vendita e nella gestione delle cantine private, consentendo al pubblico globale di collezionisti, di aver accesso ai prodotti più pregiati. Fra i vari momenti che hanno scandito la giornata, la degustazione di Chianti Classico; i brevi tour per ammirare dall’alto le colline del Chianti sull’elicottero del record man alpinista Simone Moro; le attività per i bambini, che hanno piantato barbatelle contrassegnandole con il proprio nome e dando vita così a un vigneto simbolico di buon auspicio per il futuro; la Camminata tra Storia, vino e natura con le associazioni escursionistiche Camminando a Quercegrossa e Gruppo Escursionisti Berardenga a cui hanno preso parte oltre 120 persone. Il Festival, che ha avuto il Patrocinio del Consorzio Chianti Classico, del Comune di Castelnuovo Berardenga e dell’Asa-Associazione Stampa Agroalimentare Italiana, dà appuntamento alla terza edizione, che si terrà nel 2025 nella rinomata regione viticola Ribera del Duero in Spagna, con una connotazione europea. —lavoro/made-in-italywebinfo@adnkronos.com (Web Info)