Auto elettrica: l’Italia deve farsi avanti
L’auto elettrica è appena agli albori e già fa discutere. A parte la normale diffidenza verso le novità i timori degli utenti italiani sembrano concentrarsi verso la possibile carenza della rete delle infrastrutture. D’altronde come dargli torto dopo le peripezie passate (e non ancora del tutto risolte…), a causa della mancanza di un numero adeguato di distributori di Gpl (per non parlare di quelli del metano…), il problema potrebbe ripresentarsi con le vetture alimentate in maniera esclusivamente elettrica.
Alcune perplessità sullo sviluppo dei veicoli elettrici nel nostro paese sono state sollevate anche da Roberto Matteucci, amministratore delegato di General Motors Italia che nel corso dell’inaugurazione del nuovo concessionario "Welcome Opel" a Firenze, non ha mancato di sottolineare come "Siamo uno dei pochi paesi in Europa che non ha un programma specifico di medio-lungo periodo sulle elettriche e su tutte le vetture ’virtuose’. Da terzo mercato europeo, in termini di importanza, dobbiamo avere un serio progetto di medio periodo, anziché operazioni tattiche di pochi mesi che non fanno altro che alterare i naturali equilibri della domanda e dell’offerta, l’Italia meriterebbe un’attenzione di questo tipo, semplicemente per adeguarsi agli standard europei. Serve un progetto chiaro con degli imprenditori che investano in modo stabile, e non essere soggetti a cambiamenti delle regolamentazioni che non fanno altro che depauperare risorse".
Matteucci ha poi confermato l’arrivo della nuova Opel Ampera, il modello elettrico "range extended" che grazie al generatore a combustione interna ricarica le batterie quando non si dispone di una presa elettrica, previsto in Europa a fine novembre.
Per quanto riguarda invece l’anno appena concluso l’ad di Opel Italia ha dichiarato: "Vogliamo consolidare i risultati 2010 e, perché no, migliorarli. Opel ha chiuso il 2010 a quota 127.411 veicoli, con volumi di vendita stabili rispetto al 2009 (+0,4%), e una crescita di 0,62 punti della quota di mercato (6,5%), a fronte di un -9,2% delle immatricolazioni totali. Dobbiamo capire dove va il mercato italiano e continuare su quanto di buono abbiamo fatto nel 2010. Fra pochi giorni lanceremo la Astra Sport Tourer e chi conosce Opel sa quanto sia importante la nostra station wagon del segmento C" C’è attesa poi anche per la nuova Meriva, che in Italia ha il suo mercato più importante a livello europeo".
(Repubblica.it – motori)
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