Auto senza pilota? Resta da risolvere il problema canguri

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L’auto che si guida da sé ormai è realtà, ma in Australia c’è ancora un problema da superare, o meglio, schivare

Tra qualche anno potremmo smettere di guidare: le auto saranno così intelligenti da farlo per noi. Ormai le auto “driverless” sanno riconoscere la strada, orientarsi lungo un percorso, rilevare le altre auto e riconoscere eventuali pericoli.

C’è un solo problema, che riguarda più che altro gli australiani: il canguro. Infatti i sistemi di tracciamento non riescono a rilevarlo quando è sulla strada. Le macchine riescono a “vedere” cervi, alci e caribù… Ma il canguro è ancora un problema.

“Abbiamo portato i nostri ingegneri in Australia – ha spiegato l’amministratore delegato di Volvo Australia Kevin McCann – per iniziare raccogliere dati su come questi animali si muovono e si comportano in modo che i computer possano capire di più. Stiamo costruendo un sistema che riconosca anche i canguri”.

Infatti il sistema di rilevazione di Volvo è stato progettato in Svezia, dove è stato testato in aree popolate con alci. In seguito la sperimentazione in una riserva naturale di Canberra ha messo in luce il problema con i canguri. Non è una questione da poco perché in Australia i canguri causano più incidenti rispetto ad altri animali: sono responsabili di circa il 90% delle collisioni tra veicoli e animali, anche se la maggior parte di questi non è grave.

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