ULTIMA ORA:
Post title marquee scroll
Manchester City, ufficiale il rinnovo di Guardiola: "Resto per vincere ancora"-Superenalotto, numeri combinazione vincente oggi 21 novembre-Mandato arresto Netanyahu e Gallant, Crosetto: "Sentenza sbagliata, ma va applicata"-Luca Carboni, il ritorno per festeggiare i 40 anni di carriera tra canzoni e pittura-Putin, il discorso e la minaccia: "Ora guerra è mondiale" - Video-Coppa Davis, Musetti battuto da Cerundolo e Italia inizia male. Ora Sinner-MotoGp, Bagnaia: "Ho perso Mondiale per colpa mia, ma ho 10 anni davanti"-Usa, Matt Gaetz rinuncia a guida dipartimento Giustizia. Trump: "Apprezzo suo passo indietro"-Si chiude il Forum Risorse Umane 2024, 2.000 iscritti, 350 speaker e 80 partner-Imprese, Philip Morris premia le start-up per l’innovazione sostenibile-Putin: "Guerra mondiale, Russia può colpire chi ha fornito missili a Ucraina"-Anci, nel 2024 comuni attivi su PagoPa saliti a quota 7.048-Gp Las Vegas, Tsunoda bloccato in dogana: "Forse perché indossavo pigiama"-Fantasanremo 2025: dalla reunion degli 883 a Elodie e Achille Lauro, il toto Big-Dal Fabbro (Iren): "Multiutility cinghie di trasmissione dell’economia reale"-Moricca (PagoPA): "Migliorare i servizi digitali anche in prospettiva Pnrr"-De Santi (PagoPa): "Nuove funzionalità su AppIo per avvicinare Stato ai bisogni persone"-Caltanissetta, anziano trovato morto in casa con profonde ferite alla testa: è giallo-Bufo (Iren): "Nostro impegno al servizio delle pubbliche amministrazioni"-Marin (Municipio I): "Sui liquami Isola Tiberina intervento tempestivo ha permesso soluzione"

Tutta la verità sugli sprechi delle auto blu

Condividi questo articolo:

Sprechi e privilegi, c’è tanto ancora da fare, come nel caso delle auto blu e il Governo ha iniziato a tagliare anche questo settore. Si può e si deve risparmiare tanto 

 

di Antonio Galdo

 

www.nonsprecare.it 

 

Possiamo provare a fare un punto sulla lotta contro gli sprechi delle auto blu senza demagogia e con realismo? Il governo Monti ha annunciato una nuova stretta, in continuità, bisogna riconoscerlo, con le iniziative già prese dal precedente governo e in particolare dal ministro Renato Brunetta. Le novità introdotte dal premier riguardano l’estensione dei limiti all’uso delle auto di servizio agli organi costituzionali, alle regioni e agli enti locali: una mossa impeccabile perché molti sprechi si nascondono nelle maglie grigie della spesa pubblica in periferia, laddove spesso i controlli sono più evanescenti. E i numeri delle auto blu monitorati dal ministero della Funzione Pubblica confermano il trucco. Come altro si può definire, infatti, il seguente particolare numerico: a fronte di un parco macchine di ministeri e organi costituzionali pari a 3.449 vetture, le province autonome ne hanno 2.570 e le province (a proposito: ma non sono in via di abolizione?) ne contano ben 5.840 mentre i comuni arrivano a quota 27mila.

 

Qualcosa in questi numeri, evidentemente, non quadra, e lo spreco del denaro pubblico continua a dilagare nonostante le strette messe in campo dai governi Monti oggi e Berlusconi ieri. Un’altra anomalia evidenziata dalle ultime decisioni di Palazzo Chigi è la bassa partecipazione al censimento delle auto blu, anche questo deciso dall’ex ministro Brunetta,  da parte delle amministrazioni periferiche: hanno partecipato 5.600 amministrazioni su 8.145. Qualcuno, i numeri non sono opinioni, continua a nascondere spese, sprechi e privilegi a proposito di auto blu.

 

Vedremo presto i reali risultati della stretta di Monti, sperando che non si risolva tutto nella solita melina in cui sono abilissimi i potenti quando si sentono messi con le spalle al muro in materia di privilegi usurpati. Ma intanto la lotta agli sprechi rappresentati dall’uso-abuso delle auto di servizio contiene già tre elementi importanti di cambiamento, nella spesa pubblica e nello stile di una classe dirigente. Innanzitutto i risparmi, che non sono affatto irrilevanti come qualcuno vorrebbe sostenere: secondo i dati già diffusi nell’agosto scorso stiamo parlando di un taglio di costi di circa un miliardo di euro nel triennio 2012-2014 e di un ulteriore taglio, una volta completato il censimento, di 500 milioni l’anno.

 

Non mi sembrano piccole cifre. Il secondo elemento di novità è di natura etica: vedere un amministratore pubblico, un burocrate dello Stato, un assessore provinciale, girare in autobus o magari andare in ufficio a piedi, è un segnale importante, direi quasi un gesto necessario, di fronte ai cittadini colpiti dalla Grande Crisi e dai suoi devastanti effetti. Infine c’è l’estetica: l’auto blu, alla quale hanno diritto in tanti come avviene in tutto il mondo, è anche uno status symbol. Ridurne l’uso al necessario, tagliando gli sprechi, significa anche dare l’immagine concreta e visiva, estetica appunto, di un potere che viene esercitato senza arroganza e senza privilegi. Ma nel solco del bene comune e con una scadenza temporale che non può essere l’eternità.

Questo articolo è stato letto 7 volte.

auto blu, governo tecnico, Monti limita l'uso delle auto blu, quanto ci costano le auto blu, tagliare le auto blu

Comments (4)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net