I primi taxi elettrici, per le strade di New York

Condividi questo articolo:

A New York, ieri, ha debuttato il primo taxi elettrico. Si Spera che entro il 2020 il 20% della flotta di taxi nella Grande Mela sia green

 

Ieri, Giornata Mondiale della Terra, a New York ha debuttato il primo taxi elettrico, con a bordo il sindaco Michael Bloomberg. L’obiettivo, iniziato a perseguire dalla giornata di ieri, è che nel 2020 un terzo della flotta di auto gialle in circolazione a Manhattan siano alimentate a corrente.

I taxi elettrici, a New York, saranno molto simili ai taxi tradizionali che vediamo circolare all’interno della Grande Mela, completamente gialli. Ma saranno anche molto più silenziosi e anche il loro odore sarà diverso: niente più puzza di benzina. In questa settimana i taxi gialli che circoleranno per Manhattan saranno in tutto sei, ma ci si augura possano aumentare presto il loro numero. I pochi taxi elettrici serviranno, nell’ambito del programma pilota, Taxi of Tomorrow, a testare il problema maggiore che potrebbe ostacolare lo sviluppo di una mobilità green a New York: ricaricare il taxi. I tassisti, infatti, cercano di fare più corse possibili nel corso della loro giornata, ma un taxi elettrico gli obbligherebbe ad una lunga sosta per la ricarica.

Per ovviare al problema della ricarica del taxi elettrico, il comune di New York ha consentito a coloro che guidano veicoli ecologici alcuni privilegi: potranno ad esempio rifiutare passeggeri sulla base della destinazione, anche per calmare la comprensibile preoccupazione di fermarsi a metà della corsa. Stazioni di carica saranno installate nel Lower East Side, all’estremo West Side e vicino a Union Station.

(gc) 

Questo articolo è stato letto 54 volte.

Giornata della Tera, mobilità, new york, taxi, taxi elettrici

Comments (7)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net