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La Germania prevede di tagliare le emissioni del 95% entro il 2050

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Gli obiettivi di riduzione dell’impatto ambientale sul pianeta da parte dei Paesi sono sempre più ambiziosi: ecco il caso tedesco

La Germania ha appena annunciato i suoi piani per ridurre le emissioni di gas serra e si parla di numeri molto importanti: una riduzione dall’80 al 95% entro il 2050. I leader del governo di coalizione hanno raggiunto l’accordo giusto in tempo per la Conferenza sul clima di Marrakech, COP22, e il progetto include anche piani per ridurre le emissioni di anidride carbonica di un quinto entro il 2030.

Anche se l’accordo prevede una clausola che permetterà una revisione degli obiettivi nel 2018, rappresenta comunque un grandissimo passo in avanti. C’erano stati già dei tentativi in precedenza, fatti dal Ministro tedesco per l’Ambiente Barbara Hendricks nel 2015, che presentavano obiettivi di riduzione di CO2 per i diversi settori industriali, ma erano stati ostacolati dai ministri speciali dei diversi partiti del governo di coalizione. L’accordo finale contiene alcuni compromessi, tra cui: obiettivi di riduzione più bassi per le centrali elettriche e l’assenza di un prezzo minimo per i certificati di inquinamento previsti dalle disposizioni europee in materia.

Nonostante le preoccupazioni per la perdita di posti di lavoro causata della graduale eliminazione della lignite (che rilascia la più alta quantità di emissioni di CO2 per tonnellata quando bruciata), il Ministro tedesco per l’Economia, Sigmar Gabriel, ritiene che il piano è una soluzione buona e ben bilanciata e che altri Paesi seguiranno le orme di questa politica climatica ambiziosa.
Greenpeace ci ha tenuto a lodare il governo tedesco per aver scelto riduzioni specifiche per ogni settore e per puntare a una graduale eliminazione del carbone. La fine dell’era del motore a scoppio passerà anche per quel 95%.

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CO2, eco, germania, Green Economy, rinnovabili

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