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Le compagnie di bus contro Bla Bla Car: ‘concorrenza sleale’

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Qual è il confine della sharing economy? Il dibattito si riaccende in Spagna

Bla Bla Car, il servizio che permette di condividere passaggi in auto per determinate tratte Condividendone i costi ha attirato le ire delle compagni di bus spagnole che parlano di concorrenza sleale.

Sembra ripetesi la dinamica che aveva visto contrapposti in tutto il mondo i taxi al servizio Uber. Anche se in questo caso non si offre un servizio, ma si condivide: è l’utente che nel sistema indica il percorso che dovrà compiere in una determinata data e poi possono aggiungersi coloro che vogliono dividere la spesa.

Il successo di Bla Bla Car è enorme perché permette agli automobilisti di dividere le spese di un viaggio con più passeggeri i quali comunque risparmiano rispetto alle tariffe di treni e bus.

Però secondo l’associazione che rappresenta le compagnie di bus spagnole ora alcuni utenti hanno organizzato dei veri e propri servizi a fine di lucro ponendosi in concorrenza con le compagnie di trasporto. Confebus, l’associazione di categoria, ha notato strane coincidenze di orari e prezzi e per questo parla di concorrenza sleale.

La risposta di Bla Bla Car non si è fatta attendere: secondo il servizio il 98% degli utenti non ‘guadagna’ più di 50 euro al mese e il 96,3 ha viaggiato al massimo due volte al mese, numeri da servizio di ‘sharing economy’ più che da concorrenza strutturata ai bus.

 

 

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Bla bla car, Bus, Sharing economy, spagna

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