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Mobilità più sicura. Pene più severe per omicidio al volante

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Pene più severe per chi al volante provoca morte o lesioni e poi si dà alla fuga. La mobilità sarà più sicura?

 

Niente più scampo per chi al volante provoca morte o lesioni e poi si dà alla fuga. Le pene potrebbero essere molto più severe. E lo saranno, se verrà approvato uno degli aggiustamenti del ddl sull’omicidio stradale che il relatore Giuseppe Cucca (Pd) ha presentato in commissione Giustizia del Senato. Il decreto legge dovrebbe essere approvato entro l’anno.

L’accordo di massima, in realtà, c’è: il Governo è determinato ad approvare nuove regole per il contrasto agli incidenti stradali e un gruppo ristretto di senatori si è messo al lavoro per arrivare a un testo che raccolga il consenso di tutti.

 

Nel ddl si intende inserire un’aggravante per chi si dà alla fuga dopo aver investito la vittima. Non si parla più di ergastolo della patente, che da un punto di vista costituzionale non è possibile, ma quasi. Tra sospensione e revoca della patente l’omicida rischia di vedersi vietata la guida per trent’anni (se ha l’aggravante di essere in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti e aver superato i limiti di velocità). A questo si aggiunge la sospensione immediata per un massimo di cinque anni in attesa degli esiti del processo fino all’ultimo grado di giudizio.

gc

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