Mobilita’: tra crisi economica e forza di volontà

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Il settore della mobilita’ sta vivendo una rivoluzione importante dovuta certamente a molti fattori. Dalla crisi economica alle esigenze ambientali. Come si comportano in questo momento gli italiani

Il mercato della mobilita’ sta cambiando, lo testimoniano i risultati ottenuti dalla prima settimana di ecoincentivi 2013. Quattroruote parla di tremila prenotazioni a fronte di 12 auto e 2 ciclomotori venduti in questo lasso di tempo. Probabilmente veicoli in pronta consegna. La legge consente infatti che l’acquirente che abbia prenotato il suo nuovo mezzo disponga di 90 giorni per immatricolarlo. Ma il dato interessante è un altro. Di questi 14 mezzi già venduti, 8 sono alimentati a metano, 4 sono ibridi e due elettrici. I contributi stanziati dal Ministero dello Sviluppo Economico, senza necessità di rottamazione, e che riguardavano le auto con emissioni di CO2 comprese tra 51 e 95 grammi per chilometro, si sono esauriti in poche ore. Per i mezzi con emissioni fino a 50 grammi sono bastati pochi giorni. I contributi riservati invece in forma esclusiva alle aziende per cui è prevista la rottamazione di veicoli con almeno dieci anni, restano quasi intatti. Chi intende rottamare un’auto, per passare ad una nuova di pari categoria, ha tempo in questo caso fino alla fine del 2013.  

La crisi economico finanziaria se da un lato non permette alla gran parte di aziende e privati spese importanti come quella dell’automobile, favorisce sicuramente, un ripensamento della mobilità. Quella che va sotto il nome di mobilità nuova, in effetti rivede il concetto di trasporto in modo strategico: consumi, costi, distanze, convenienza ambientale, diventano i fattori “scatenanti” di questo nuovo modo di guardare ai propri spostamenti dentro e fuori le città. L’utilizzo del mezzo pubblico, accompagnato dalla bicicletta, l’impiego di veicoli elettrici, car pooling o abbonamento al car sharing, cominciano tiepidamente ad incidere sulla vivibilità, sulle economie familiari, sul decongestionamento del traffico. Un dato recente diffuso il 3 marzo da ADN Kronos, parla, solo per la città di Roma, di un traguardo importante sull’uso della bici, in cui siamo passati dallo 0,4% al 4%.

Capita sempre più spesso di attraversare la strada vedendosi passare davanti un’auto elettrica, silenziosa e a zero emissioni. Capita altrettanto spesso di incontrare ciclisti che piegano in un istante la propria bici entrando in metropolitana. E dobbiamo ringraziare movimenti davvero trasversali come Salvaiciclisti che da nord a sud promuovono la “salute a due ruote”. Ciò che preoccupa sono piuttosto i tagli al trasporto pubblico, negli ultimi mesi sempre più gettonato, proprio perché favorisce un’intermodalità vera nell’uso dei tanti mezzi oggi a disposizione del cittadino. Noi di Ecoseven.net ci auguriamo che Regioni e amministrazioni locali siano presto messe in condizione di migliorare il servizio di trasporto piuttosto che tagliarlo. Auspichiamo che il prossimo governo guardi all’importanza dei servizi pubblici verso la collettività, perché i dati sull’uso dell’auto privata danno un segnale importante di controtendenza sull’acquisto e sull’uso stesso dell’automobile.

Senza considerare che ogni giorno che rinunciamo all’auto privata, siamo noi – uno per uno – il miglior incentivo contro la crisi economica, per il decongestionamento viario e la qualità dell’aria che respiriamo. E questa è una questione di impegno personale. (Vincenzo Nizza)

 

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