5 località economiche e poco note per sciare quest’inverno
Poco conosciute, ma tutte da scoprire
Ci sono alcune località italiane poco note ed economiche, con meno avventori delle più famose Cortina d’Ampezzo e Madonna di Campiglio, nelle quali però non mancano gli stessi servizi: antiche culture di montagna, cucina locale, piste da sci adrenaliniche e in cui cimentarsi con la famiglia e gli amici.
Le piste saranno molto meno affollate rispetto alle loro controparti più famose e sciare, soprattutto a metà settimana, sarà un’esperienza meravigliosa.
Ecco 5 destinazioni economiche e poco conosciute per quest’inverno
1.Abetone in Toscana
Vicino a Pistoia, a circa un’ora e mezza di auto da Firenze e Pisa, questa semplice e modesta stazione sciistica ha abbastanza piste per soddisfare gli sciatori di livello intermedio-avanzato, ma può accogliere anche i principianti. È facile da raggiungere, e anche se non è molto alta, la neve di solito è perfetta per gli sciatori. Anche se sarete in una stazione sciistica, vi sembrerà di stare nel centro di un borgo toscano. Lungo l’unica strada principale si trovano numerosi alberghi confortevoli e diversi ristoranti che vendono piatti rustici toscani di montagna, come la polenta al cinghiale. È perfetto per le famiglie, meno per chi cerca la vita notturna, dato che non c’è molto.
2.Madesimo in Lombardia
Ad appena 2 ore da Milano Malpensa, passando per il Lago di Como, Madesimo ha 60 km di piste poco affollate tra i 1.550 e i 2.880 metri. I punti salienti sono le piste da sci e fuoripista della Val di Lei e gli itinerari fuoripista per esperti di Canalone e Camosci. I pranzi in montagna costano 20 € con vino: altre soluzioni offrono spuntini gratuiti come patatine e antipasti, tartine, aperitivi all’italiana.
3.La Thuile in Valle d’Aosta
La sua vicina più famosa, Courmayeur, è un resort di fama mondiale che si trova ai piedi del Monte Bianco, ma La Thuile con meno di 800 residenti non è da meno. Confinante con la Francia, porta gli sciatori fino alla vicina La Rosière. Si può sciare sia sul lato italiano che su quello francese della località. Una buona percentuale delle piste -ce ne sono 150 km- sono per gli sciatori intermedi e avanzati. Come in tutti i paesi di montagna, anche qui la cucina qui è abbondante: prova le specialità locali come la zuppa di ortica, tartiflette a base di patate, formaggio e pancetta e la fonduta al cioccolato.
4.Gressoney in Valle d’Aosta
Oltre alla tranquillità, Gressoney è nota per il suo antico patrimonio montano. Colonizzati nel Medioevo dai Walser, emigranti di lingua germanica del Vallese, gli autoctoni hanno un’identità culturale che spicca con il loro dialetto e l’architettura e gli stili di abbigliamento influenzati dai Walser. Per gli sport invernali sarete immersi nel cuore del comprensorio sciistico del Monte Rosa (la seconda montagna più alta delle Alpi) con circa 180 km di piste da sci. A Gressoney la cucina è caratterizzata da piatti di ispirazione walser come lo chnéfflene, un tipo di gnocco servito con formaggio fuso e prosciutto Speck, insieme a fondute ricche e stufati come carbonade, a base di vino rosso.
4.Sappada in Friuli-Venezia Giulia
Al confine italiano con l’Austria, è stato designato uno dei paesi più belli del paese (compare nella lista de I Borghi più Belli di Italia). Oltre ad un ambiente squisito, offre un ampio programma di sport invernali, come sci alpino (25 chilometri di piste da discesa, circa il 70% per sciatori di categoria avanzata), percorsi nordici, arrampicata su ghiaccio, scialpinismo e snowboard. La lingua principale è il tedesco, non l’italiano, ma nei menu si fondono gli stili culinari di entrambi i paesi. Per una sofisticata interpretazione della cucina locale, dirigetevi al ristorante Laite, dove potrete gustare piatti di pasta come i ravioli di carruba, insieme ad antipasti come l’oca servita con melograno, aglio nero e miele.
Luna Riillo
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