Le citta’ fantasma d’Italia/ 13 La Liguria

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Avvolti dal tempo, magnifici in ogni stagione dell’anno, i luoghi nascosti, abbandonati, isolati dalle grandi città in cui viviamo, possono regalarci un insolito viaggio nella storia. E scopriremo molti posti meta di escursionisti e del cinema

La città fantasma di Balestrino, in provincia di Savona è una tappa ligure affascinante. Il borgo fu abbandonato a causa del dissesto idrogeologico nei primi anni sessanta. Il famoso film Inkheart ha scelto questo luogo come set per alcune scene.  Oggi è un’antica meridiana il simbolo del paese che segna il tempo solo per i rari escursionisti  o le troupe televisive e cinematografiche. Il castello che svetta su Balestrino si chiama Castello dei Del Carretto, antichi feudatari. L’impressione tra le strade e i vicoli è che il tempo si sia fermato a 50 anni fa. 

In Valle Scrivia troviamo invece la frazione di Lavazzuoli, comune di Valbrevenna. La città fantasma di Lavazzuoli venne abbandonata negli anni sessanta ma recentemente è stata recuperata. Vale la pena vedere ogni tanto anche qualche bell’esempio di recupero! Canate di Marsiglia è invece una frazione del comune di Davagna. la “città fantasma”, di origine medievale, risale al XII secolo ed è situato ad una altitudine di 555 metri, sul versante meridionale del monte Lago. Il borgo ha una curiosa forma a T. Oggi il borgo di Canate è costituito da una cinquantina di case: strutture in discrete condizioni con ruderi di piccoli fabbricati che non appaiono di origine povera come altre della zona. Botti di legno, damigiane e torchi sono ancora ben visibili nei piani terra delle abitazioni. Zona di resistenza partigiana, il borgo si rese protagonista di una rappresaglia contro il nazifascismo. 

Altre località degne di nota in Liguria sono il paesino di Noci, frazione di Montoggio e Assereto, frazione di Casella. Da visitare anche Cravarezza, nei pressi di Calice Ligure, borgo abbandonato negli anni sessanta dopo la chiusura di una miniera e a causa del particolare isolamento dei luoghi. Nel paesello sorge una cappella ancora usata per cerimonie religiose. Da notare i ruderi delle mura e una parte della miniera ancora ben visibile. 

(Vincenzo Nizza)

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