Realta’ aumentata, quando la tecnologia ci spiega il passato di un luogo

Osservare le rovine, fotografarle con lo smartphone e vedere come esse erano in origine: al Parco Regionale dell’Appia Antica i visitatori possono ripercorrere la storia grazie ad un dispositivo mobile

Anche il turismo diventa tecnologio: grazie alla realtà aumentata è possibile visitare luoghi e parchi godendo, grazie al lavoro di smartphone e tablet, di immagini e descrizioni dettagliate della dei monumenti. La realtà aumentata è una tecnologia che coinvolge anche il Parco Regionale dell’Appia Antica: grazie all’aiuto di un dispositivo mobile è possibile ammirare le ricostruzioni dei sepolcri del I secolo e del II secolo, della Torre del Fiscale, degli impianti termali delle ville private romane, della Roma pontificia e dei maestosi acquedotti presenti nel parco.

Grazie alla tecnologia della realtà aumentata il visitatore del  Parco Regionale dell’Appia Antica può ripercorrere nei secoli la storia del luogo, delle stradine che attraversa e dei vecchi edifici, leggendo le dettagliate descrizioni e visualizzando le immagini storiche in corrispondenza dei punti di maggiore interesse. Guardando le rovine attraverso lo smartphone, in pratica, è possibile vedere come era il luogo in origine. All’interno del Parco Regionale dell’Appia Antica sono presenti, inoltre, nove punti ´Provincia Wi-Fi´, a cui se ne aggiungeranno altri tre. Le aree wi-fi coprono varie aree del Parco, dagli Acquedotti alla Caffarella e alla ex Cartiera, dalla fonte Egeria a Capo di Bove. Il progetto ‘Parco Appia Antica Layer’ è stato promosso dalla Provincia di Roma e dal Parco Regionale dell´Appia Antica e sviluppata in collaborazione con il Cattid, il Centro delle Applicazioni per la Televisione e le Tecnologie di Istruzione a Distanza dell´Università La Sapienza.