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Turismo: quello green non conosce crisi

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Cresce il turismo ambientale, sempre piu’ persone amano parchi e passeggiate nei centri storici

 

Cresce il turismo nei parchi italiani: Sono state registrate 101 milioni di presenze nei parchi italiani, con una crescita del 2% l’anno, quasi il doppio dell’aumento registrato dal turismo in Italia nell’ultimo anno. Il turismo ambientale, quindi, non conosce crisi: sempre più persone amano ammirare parchi naturalistici e la flora e la fauna che in essa si nascondono. E se il comparto fosse ben supportato da e politiche adeguate, potrebbe crescere ancora più rapidamente guadagnando in competitività e creando occupazione in aree ritenute marginali.

Oggi l’afflusso di visitatori green, interessati a escursioni, passeggiate nei centri storici, giri in mountain bike e attività sportive come il rafting, ha moltiplicato i posti di lavoro e costituisce la più importante voce in attivo del bilancio economico delle aree parco italiane: nel sistema delle aree protette nazionali il turismo rappresenta oltre il 50% dell’offerta.

Il turismo ambientale può essere un driver di sviluppo sostenibile e di rilancio dell’occupazione nell’economia delle 871 aree protette italiane. Quali sono i parchi i parchi più richiesti e più visitati?Secondo il rapporto Aaster, sono, nell’ordine, il Parco Nazionale d’Abruzzo, il Gran Paradiso, lo Stelvio, le Cinque Terre, le Dolomiti Bellunesi, il Pollino, le Foreste Casentinesi, la Majella, la Sila. A livello di differenze regionali, il maggior contributo del turismo all’economia delle aree parco si segnala in Sicilia dove le attività ludico ricreative pesano per una percentuale dell’89% sull’offerta complessiva dei parchi. Nella classifica seguono la Puglia con il 78,1% e la Calabria con il 77,9%. Le altre attività economiche delle aree parco coprono una parte nettamente minore dell’offerta: nei parchi del Lazio si investe in produzioni tipiche per il 6,55% delle attività economiche, mentre il Molise svetta per offerta formativa (rappresenta il 19% dell’offerta complessiva delle sue aree protette) e ha un indice inaspettatamente alto di attività legate alla produzione di gadget (il 66% dell’offerta complessiva dei parchi della regione).

 

 gc

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parchi, turismo ambientale, turismo green

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