Un posto tutto da scoprire…le grotte

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Misteriose, affascinanti, paurose: sono le grotte. Il turismo speleologico cresce, soprattutto in Sardegna

Cresce il turismo speleologico. E la Sardegna primeggia. La bella isola, infatti, non è solo mare e cultura, ma vanta anche a più alta concentrazione di grotte turistiche in Italia, ben 12 siti. A certificarlo i dati dell’Associazione grotte turistiche, che ha scelto l’isola per una due giorni di convegni sulla formazione di guide specializzate.

I numeri sono senz’altro interessanti: parliamo di un milione e mezzo di visitatori con incassi che si aggirano intorno ai 25 milioni di euro. Possiamo contare su ben 52 grotte in Sardegna, 6 siti speleologici in Friuli, 5 in Puglia,  4 in Lazio e Toscana, 3 in Campania, Piemonte e Lombardia, 2 in Abruzzo, Calabria, Liguria e Veneto e 1 in   Basilicata, Marche, Sicilia e Valle d’Aosta.
In base alla grandezza e alla profondità della grotta la visita può durare da un minimo di 15 minuti ad oltre 3 ore.
Durante il convegno verranno forniti approfondimenti e aggiornamenti che potranno tornare utili alle guide turistiche per migliorare le loro capacità espositive e arricchire il loro bagaglio culturale; successivamente si passerà alla pratica con la visita delle grotte turistiche di Su Marmuri a Ulassai.

Prenderanno parte al convegno Claudio Calzoni, della Società speleologica Baunese e responsabile della Grotta del Fico di Baunei, Francescantonio D’Orilia, presidente Agti, Giampietro Marchesi, presidente Ssi (Società speleologica italiana), Vittorio Verole Bozzello, presidente onorario Agti.

GC

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