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Patrimoni Unesco: 2006, Genova, le Strade Nuove e il Sistema dei Palazzi dei Rolli

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Viaggio tra i Patrimoni Unesco in Italia

Genova, uno dei principali porti italiani nella meravigliosa Liguria è da sempre una porta di civiltà, un punto di connessione tra Oriente e Occidente, tra Mediterraneo ed Europa.

Centro marittimo già nel V secolo a.C., Genova ebbe intensi rapporti col mondo greco, etrusco e punico. Fu per lungo periodo sotto il dominio bizantino e successivamente sotto quello longobardo, ma la sua grande espansione iniziò dopo l’anno Mille, quando divenne una potente repubblica marinara ed estese il suo dominio mercantile e militare su gran parte del Mediterraneo.

La Repubblica di Genova, però, raggiunse l’apice della propria potenza con il principe e ammiraglio Andrea Doria, nei primi anni del 1500, che attraverso la sua riforma costituzionale aveva instaurato il dominio oligarchico e il conseguente inserimento della sovranità genovese nell’orbita della Spagna.

Quella che era una città di armatori, mercanti e banchieri in grado di dare alla Repubblica marinara un ruolo di assoluta predominanza politico-commerciale sull’intero mar Mediterraneo, iniziava a diventare anche un importante crocevia di principi e sovrani, diplomatici e autorità ecclesiastiche.

Andrea Doria, anche per questo motivo, decise di eseguire una grande ristrutturazione urbanistica che costituisce ancora oggi una precisa e documentata testimonianza di quella che fu la Genova del “Secolo d’oro”.

Durante il XIV secolo, infatti, fu avviato un progetto residenziale nobiliare pubblico, al fine di realizzare un sistema di nuove strade e palazzi di rappresentanza, nei quali si insediarono le autorità e le più nobili famiglie cittadine.

Un intervento di riqualificazione, nel cuore di Genova, che si rispecchia nelle Strade Nuove, un gruppo di strade costruite dall’aristocrazia genovese tra la seconda metà del Cinquecento e la prima metà del Seicento. Lungo le Strade Nuove sorsero i Palazzi dei Rolli, dal nome dei registri ufficiali istituiti nel 1576, nei quali erano iscritti i palazzi più importanti per l’alloggio di ospiti illustri

Genova, le Strade Nuove e il Sistema dei Palazzi dei Rolli, divenuti Patrimonio UNESCO nel 2006, costituiscono, per l’uniformità dell’impianto urbanistico e per le caratteristiche architettoniche dei palazzi, uno straordinario modello di suddivisione residenziale nobiliare rimasto al centro della città moderna.

Un eccezionale esempio di complesso urbano che si identifica come il frammento più prezioso dell’anello cinque-seicentesco, rappresentando una cerniera cittadina tra le vie medievali a sud e le strutture di traffico contemporanee a nord.

I Palazzi dei Rolli sono un gruppo di residenze nobiliari che, al tempo dell’antica Repubblica, erano obbligate, sulla base di un sorteggio dalle liste degli alloggiamenti pubblici (i “rolli” appunto) ad ospitare le alte personalità che si trovavano a Genova in visita di Stato.

Il sito comprende una serie di edifici tardo-rinascimentali e barocchi, alti tre o quattro piani, con un atrio caratterizzato da spettacolari scale aperte, cortili e logge affacciate sui giardini, mentre le decorazioni interne presentano stucchi e affreschi dei maggiori autori del manierismo e del barocco genovese.

I Palazzi dei Rolli possiedono un elevato pregio architettonico e artistico e raggiungono un valore universale, in quanto si adattano alle caratteristiche peculiari del sito e alle esigenze di una specifica organizzazione sociale ed economica, come quella della Repubblica di Genova, offrendo anche un esempio originale di residenze private designate per ospitare visite di stato.

Le famiglie che vi abitavano, infatti, avevano l’onore e l’impegno di accogliere viaggiatori illustri, come principi, ambasciatori, prelati, e di partecipare, con lo sfarzo della propria dimora, al consolidamento dell’immagine e del ruolo diplomatico della città.

L’insieme delle Strade Nuove e dei relativi palazzi mostra un importante scambio di valori sullo sviluppo dell’architettura e dell’urbanistica nel XVI e XVII secolo. Un’area di rinnovamento urbano rinascimentale, integrata con la parte medievale della città, che ha mantenuto intatto il suo rapporto con l’ambiente circostante.

Questi esempi furono in seguito pubblicizzati facendo delle Strade Nuove e dei palazzi tardo-rinascimentali di Genova un punto di riferimento significativo nello sviluppo dell’architettura manierista e barocca in Europa.

Tra i Palazzi dei Rolli, solo tre di questi potevano ospitare alti dignitari o comunque le più alte cariche, ed erano le abitazioni di Gio Batta D’Oria, sulla salita Santa Caterina, il Palazzo Doria-Tursi di Nicolò Grimaldi e il Palazzo Lercari-Parodi di Franco Lercari, sulla Strada Nuova (attuale via Garibaldi).

Molti edifici sono di proprietà privata e conservano la loro originaria funzione di alloggio per famiglie genovesi. Tuttavia, i proprietari hanno apportato i necessari adattamenti nel rispetto delle strutture originarie e dell’autenticità storica degli edifici. Alcuni palazzi ospitano uffici di istituzioni pubbliche e musei, mentre altri sono utilizzati ad uso commerciale.

Gli interventi moderni sono relativamente limitati e non disturbano il carattere generale. A seguito delle iniziative intraprese, infatti, ed in particolare a partire dagli anni ’90, i palazzi sono stati censiti ed è stato verificato un buono stato di conservazione, attraverso accurati restauri che hanno interessato gli interni e le facciate e il costante monitoraggio dell’autorità statale.

Alessandro Campa

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