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Vegetariani nella storia/1 Pitagora e Leonardo da Vinci non mangiavano carne

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Leonardo da Vinci, Pitagora e i pitagorici erano vegetariani. Iniziamo un viaggio nei secoli per scoprire i pro genitori dei 5 milioni di vegetariani in Italia oggi

In Italia ci sono più di 5 milioni di vegetariani. Sono veramente in tanti, negli ultimi anni, a scegliere uno stile di vita vegetariano. Niente carne, per compassione verso gli animali o semplicemente perché si pensa che faccia male. La scelta di preferire nella propria dieta solo carboidrati, proteine vegetali, frutta e verdura negli ultimi anni è davero contagiosa. Il numero delle persone vegetariane aumenta ogni anno, questo è vero.

Eppure basta andare indietro nel tempo per scoprire alcuni grandi personaggi che durante la loro vita hanno preferito rinunciare a mangiare la carne.

Nel VI secolo a.C. il filosofo Pitagora predicava, nella sua scuola di Crotone, lo stile di vita vegetariano. Il pensiero dei pitagorici aborriva qualsiasi forma di uccisione, i seguaci di Pitagora preferivano non mangiare ‘esseri animati’, con lo scopo finale di raggiungere uno stato di purezza e di ascetismo.

Anche Leonardo Da Vinci era un genio vegetariano. Artista e scienziato, passato alla storia come una delle menti più eccelse, Leonardo Da Vinci lamentava che ‘i nostri corpi sono sempre più le tombe degli animali’, mentre era pienamente convinto che sarebbe arrivato il giorno ‘in cui gli uomini considereranno l’uccisione di un animale come oggi considerano l’assassinio di un uomo’.

Vegetariano, convertito, era anche il politico e scienziato americano Benjiamin Franklin, che definiva il mangiar carne ‘un delitto ingiustificato’. La sua conversione ad uno stile di vita vegetariano avvenne a sedici anni, perché si era accorto che ‘apprendeva più in fretta e aveva maggior acume intellettuale’.