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Anche i cani parlano, grazie a No More Woof

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No More Woof è un dispositivo ideato da alcuni ricercatori scandinavi per trasformare i pensieri dei cani in linguaggio umano

 

Chiunque vive con un cane si sarà chiesto mille volte cosa pensa. Oggi la tecnologia potrebbe aiutarci a soddisfare questa curiosità, grazie al dispositivo inventato da un gruppo di ricercatori scandinavi.

Chi conosce bene il suo migliore amico in realtà non ha bisogno di un apparecchio esterno per capire cosa sta provando. Eppure secondo la NSID (Nordic Society Invention Discovery) la loro ricerca ha suscitato un enorme interesse che si è tradotto anche in molti contributi economici volontari alla ricerca.

L’invenzione si chiama No More Woof, ed è un apparato esterno e portatile (quasi delle cuffie audio) capace di tradurre i pensieri canini in linguaggio umano. In pratica il dispositivo capta i segnali elettrici della mente dell’animale attraverso sensori EEG e li traduce in parole che vengono espresse da un microfono contenuto nell’apparecchio. Per ora si è riusciti ad identificare le sensazioni di stanchezza, irritazione, curiosità e fame. Ad oggi il timbro di voce è uno solo, ma i ricercatori stanno sviluppando diverse tonalità per adattarle alla razza e al carattere di ciascuna cane. Per ora, inoltre, l’unica lingua è l’inglese, ma presto saranno disponibili anche gli apparecchi che “parlano” cinese, spagnolo, francese.

Oggi ci sono quattro versioni disponibili per l’acquisto, il cui prezzo varia dai 65 ai 600 dollari a seconda delle funzioni e del grado di precisione del dispositivo.

 

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