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La grave minaccia per lombrichi, i coleotteri e le formiche

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I pesticidi stanno distruggendo le fondamenta stesse della rete della vita

Con la loro alimentazione e il loro posizionamento nel terreno, i lombrichi e gli altri insetti della terra si mescolano ai residui organici e migliorano il ciclo dei nutrienti, la decomposizione e lo sviluppo strutturale del suolo.

Ma, secondo un nuovo studio, l’uso dilagante di pesticidi è una minaccia per l’esistenza di questi importantissimi invertebrati.

I ricercatori dell’Università del Maryland, di Friends of the Earth US e del Center for Biological Diversity sono stati coinvolti in quella che definiscono “la più ampia e completa revisione sugli impatti dei pesticidi agricoli sugli organismi del suolo mai condotta” – una ricerca che è stata recentemente pubblicata sulla rivista Frontiers in Environmental Science.

“Sotto la superficie dei campi coltivati da monocolture di mais e soia, i pesticidi stanno distruggendo le fondamenta stesse della rete della vita”, ha detto in una dichiarazione il coautore dello studio Nathan Donley, scienziato presso il Center for Biological Diversity.

“Uno studio dopo l’altro indica che l’uso incontrollato di pesticidi su centinaia di milioni di acri ogni anno sta avvelenando gli organismi fondamentali per mantenere i suoli sani. Eppure i nostri amministratori ignorano da decenni i danni a questi importanti ecosistemi”.

I ricercatori hanno esaminato quasi 400 studi su come i pesticidi influenzano gli invertebrati che non sono loro bersaglio – come, per esempio, coleotteri, formiche, lombrichi e api che nidificano a terra.

Hanno considerato come 284 diversi ingredienti di pesticidi abbiano influenzato 275 specie di invertebrati.

I risultati sono stati sorprendenti. Più del 70% dei parametri testati dello studio ha mostrato effetti negativi. Solo l’1,4% ha riscontrato effetti positivi. Il resto non ha indicato effetti significativi dall’esposizione ai pesticidi.

Il danno agli invertebrati che vivono nel suolo fa parte di una tendenza più ampia che alcuni scienziati hanno soprannominato “bugpocalypse” – letteralmente “apocalisse degli insetti” – e che vede anche l’inquinamento luminoso e la perdita di habitat tra i suoi responsabili.

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