Manovra bis: tutte le modifiche

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Numerose le modifiche apportate ieri nel vertice di maggioranza alla manovra finanziaria bis, alcune decisamente inattese. Facciamo il punto su come cambierà il testo che il parlamento dovrà discutere

Correzioni a sorpresa della manovra nel vertice di maggioranza di ieri pomeriggio ad Arcore. Sono state smentite le voci della vigilia che volevano che il governo si orientasse a non toccare le pensioni – come chiesto inizialmente dalla Lega – e a innalzare di un punto l’Iva, accompagnando le due misure con un prelievo del 5% per i redditi che superano i 200 mila euro (il ’’contributo di solidarieta’’’ resta in vigore solo per i parlamentari in carica).

’’Molto bene’’ e’ stato il commento di Giulio Tremonti, ministro dell’Economia, il piu’ convinto oppositore del possibile aumento dell’Iva che a suo avviso avrebbe compresso ulteriormente i consumi. Positivi i giudizi di Fabrizio Cicchitto e Maurizio Gasparri, capigruppo del Pdl alla Camera e al Senato. Soddisfatti anche i ’’frondisti’’ del Pdl che nelle scorse settimane avevano criticato i contenuti della manovra. Giudizio molto favorevole della Lega.

Sulle pensioni il calcolo per il raggiungimento dell’anzianita’ non terra’ piu’ conto del periodo di servizio militare e degli anni universitari eventualmente riscattati.

Quanto ai piccoli comuni, si legge del documento finale del vertice: ’’Sostituzione dell’articolo della manovra relativo ai piccoli comuni con un nuovo testo che preveda l’obbligo dello svolgimento in forma di unione di tutte le funzioni fondamentali a partire dall’anno 2013 nonche’ il mantenimento dei consigli comunali con riduzione dei loro componenti senza indennita’ o gettone alcuno per i loro membri’’.

Le risorse per diminuire le sofferenze economiche degli enti locali saranno reperite da una rimodulazione dei vantaggi fiscali e dall’intervento sulle pensioni. Un apposito emendamento affida piu’ poteri agli enti locali nella lotta all’evasione: ’’Attribuzione agli enti territoriali di maggiori poteri e responsabilita’ nel contrasto all’evasione fiscale con vincolo di destinazione agli stessi del ricavato delle conseguenti maggiori entrate’’.

Sono anche aboliti i vantaggi fiscali per le societa’ cooperative: ’’Sostituzione del contributo di solidarieta’ con nuove misure fiscali finalizzate a eliminare l’abuso di intestazioni e interposizioni patrimoniali elusive, nonche’ riduzione delle misure di vantaggio fiscale alle societa’ cooperative’’.

Tra i provvedimenti aggiuntivi alla manovra, si stabilisce il dimezzamento del numero dei parlamentari e la soppressione di tutte le Province: obiettivi da ottenere con una riforma costituzionale. Questo annuncio e’ tra i piu’ contestati dall’opposizione, in quanto per attuare i due obiettivi i tempi previsti di una riforma costituzionale sono di almeno due anni e per raggiungerla, forse nella prossima legislatura, c’e’ necessita’ di un’ampia convergenza parlamentare.

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