Google a caccia di profili genetici

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Google sta contattando ricercatori di tutto il mondo per raccogliere profili genetici

Il gigante di internet, non contento di ‘profilare’ le nostre abitudini, i nostri spostamenti e le nostre ricerche sul web, cerca di allargarsi sempre di più anche in ambito scientifico.

Oggi la ricerca scientifica ha il marchio di ‘BigG’. Google sta contattando università e ospedali offrendo ai ricercatori di archiviare sul suo Cloud i genomi umani conservati nei laboratori attraverso il suo nuovo programma Google Genomics. Collegando e  confrontando migliaia di genomi, e presto milioni di genomi fra loro, spiega il Mit Technology Review, nel prossimo decennio gli scienziati potranno approdare a nuove scoperte mediche. Il genoma rappresenta tutto il materiale genetico di un organismo, composto da Dna e Rna. E  ora la questione di chi memorizza i dati, scrive Antonio Regalado, ha già aperto la concorrenza tra Amazon, Google, Ibm e Microsoft.

Il servizio di cloud computing Google Genomics era stato lanciato lo scorso marzo, ma è passato per lo più inosservato in mezzo ad una raffica di annunci di ricerca e sviluppo di alto profilo da parte di ‘BigG’, come quello recente sulle nuove nanotecnologie da impiegare nella battaglia contro il cancro. Ma il programma va avanti negli ambienti scientifici.

“Abbiamo visto i biologi passare dallo studio di un genoma alla volta a milioni di studi” dice al Mit Technology Review David Glazer, l’ingegnere del software che ha guidato il progetto ed è stato in precedenza responsabile per l’ingegneria della piattaforma social Google+. “L’opportunità -aggiunge- è come applicare le innovazioni nella tecnologia dei dati per aiutare con questa transizione”.

Il progetto di archiviazione dei dati di un genoma umano ha scatenato una guerra dei prezzi durata un anno tra Google e Amazon. Ora BigG fa pagare circa 25 dollari l’anno per memorizzare un genoma e in più fare calcoli su di esso. I dati grezzi scientifici del genoma di una singola persona occupano circa 100 gigabyte di dimensione, ma una versione ‘pulita’ del codice genetico di una persona è molto più piccola pari ad un gigabyte ed il costo arriva a 0,25 centesimi di dollari l’anno.

a.po

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