ciabatte per lo smartworking

Le ciabatte migliori per lo smartworking

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ciabatte per lo smartworking

Lanciate sul mercato le ciabatte migliori per lo smartworking: sono realizzate con materiali naturali e riciclati e sono un giusto mezzo tra la comodità e il supporto

I requisiti per le calzature da portare in casa sono diversi rispetto a quelli che riguardano le calzature da indossare in qualsiasi altro luogo perché devono essere pensati per periodi di riposo e relax. Purtroppo, però, queste calzature – che siano pantofole o l’assenza di esse (anche stare a piedi nudi è un modo di stare in casa) – non si adattano all’idea di quando a casa ci si deve lavorare.

Stare in smartworking sostanzialmente vuol dire stare in casa tutto il giorno: una situazione che richiede un supporto più adeguato di quello che può dare una semplice ciabatta.

Proprio per questo, l’imprenditrice che sta dietro al progetto Dooeys ha pensato di unire le due circostanze, prendere il meglio di entrambe per creare una calzatura che è a metà tra una scarpa e una pantofola – e che non per questo faccia del male al pianeta.

La fondatrice di Dooeys, Jordan Clark, ha sperimentato sulla sua pelle – anzi sui suoi piedi – la difficoltà di trovare un paio di scarpe adatte alle sue tipiche attività lavorative da casa.

Le scarpe da tennis erano troppo rigide e le pantofole non offrivano il supporto di cui aveva bisogno né lo stile che desiderava. Per questo, ha deciso di progettarsi da sé delle calzature specifiche e le ha chiamate Slipshoe – una traduzione significativa potrebbe essere «ciabatte da tennis».

Oltre al comfort e alla versatilità, però, per Jordan Clark era importante anche che le scarpe fossero realizzate pensando alla sostenibilità, per questo i materiali di cui sono composte le Slipshoe sono sostenibili.

La parte superiore traspirante è realizzata utilizzando una pelle vegana proveniente dagli scarti delle mele biologiche coltivate sulle Alpi italiane. Le solette sono fatte del sughero raccolto in Portogallo e legate con un lattice naturale proveniente dall’albero della gomma. Le suole in EVA (Etilene Vinil Acetato) sono realizzate in canna da zucchero, mentre il plantare proviene dalle bucce di cocco.

Ogni scarpa è fabbricata in Portogallo utilizzando questi materiali ecologici, insieme a plastica e poliestere riciclato.

Le ciabatte sono disponibili o come mocassino bicolore e come ciabatta monocolore e possono essere acquistate sul sito al costo di 145 Dollari – non proprio economiche, insomma.

 

 

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COVID19, pantofole, pelle vegana, smartworking, sostenibilità

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